
IL SIGILLO DI JERZY JANOWICZ SULL’EDIZIONE-RECORD DEL CHALLENGER DI GENOVA
Genova, Settembre 2016 – Jerzy Janowicz prosegue la lenta risalita nel tennis che conta scrivendo il suo nome nel prestigioso Albo d’Oro dell’AON Open Genova Challenger – Memorial Giorgio Messina. Ancora una volta l’appuntamento di Valletta Cambiaso, giunto alla 14.ma edizione, è stato all’altezza dei migliori eventi tennistici nazionali regalando al pubblico genovese uno spettacolo a tratti degno di un Masters 1000.
Lo è stata certamente la finalissima del Beppe Croce che ha messo di fronte due ex top-15 del ranking ATP, due campioni dal destino simile che rischiano di finire la carriera con pochi titoli e tanti infortuni. Il ventiseienne Janowicz è ancora in tempo per scrivere un finale diverso e ridare impulso a un talento che abbiamo imparato a conoscere quattro anni fa al Tennis Club Garden, quando conquisto l’Open capitolino strapazzando tutti a suon di servizi e diritti vincenti. Di lì una rapida ascesa ai vertici del tennis mondiale, spinta dal filotto di vittorie pesanti nel main-draw di Parigi-Bercy del 2012 con vittime illustri come Marin Cilic, Janko Tipsarevic, Gilles Simon e Andy Murray fresco reduce dal trionfo olimpico a Wimbledon.
Sull’erba più prestigiosa del mondo Janowicz fu gran protagonista nel 2013, conquistando contro pronostico la semifinale dove dovette concedere la rivincita al fuoriclasse scozzese. Poco dopo, un infortunio al piede inaugurò una lunga serie di acciacchi fisici che ne condizionano pesantemente il rendimento e lo fanno scivolare ben lontano anche dalla top-100. Con il braccio destro continuamente incerottato e visibilmente depotenziato, Janowicz ha dovuto fare i conti anche con un altro infortunio, stavolta al ginocchio, occorsogli all’inizio del 2016 a Montpellier. Il rientro a fine giugno all’Open di Segovia, sconfitto da Luca Vanni, gli vale comunque il pass olimpico per Rio 2016, dove ha perso al primo turno contro l’olandese Gilles Mueller. Molto più onorevole la sconfitta al primo turno dell’US Open contro Nole Djokovic, al quale riesce a strappare un set.
A Genova Janowicz ha ripagato in pieno la fiducia accordatagli dall’organizzazione di MyTennis, che da anni cura l’evento di Valletta Cambiaso e lo ha fortemente voluto nel main-draw dell’AON Open Challenger. Il polacco ha faticato non poco contro un ottimo Lorenzo Sonego, superato solo al terzo set, e si è poi aperto la strada verso la finalissima battendo due terraioli terribili come gli ex-Davis argentini Horacio Zeballos e Carlos Berlocq. Nel match decisivo Nicolas Almagro – impensierito al primo turno da un redivivo Gianluigi Quinzi – ha tenuto ottimamente il ritrovato smalto del gigante di Lodz cedendo soltanto al tie-break nel primo parziale e pagando alcuni errori non forzati nel secondo.
Il successo di Janowicz ha fatto il pari con quello dell’organizzazione che ha potuto festeggiare il nuovo record di presenze sulle tribune di Valletta Cambiaso. Oltre 24mila biglietti staccati nella settimana di gare, un numero straordinario certificato dal supervisor ATP per la soddisfazione di Stefano Messina, a capo dell’Associazione MyTennis, nipote dello storico presidente del TC Genova 1893 e apprezzato numero uno della Federtennis ligure Giorgio Messina al quale è intitolato il Challenger. Un record che vale ancora di più perchè, come già annunciato alla vigilia del torneo, l’intero ricavato di 38mila euro sarà devoluto alle popolazioni colpite dal recente sisma del Centro Italia.
Nella foto: i due finalisti dell’AON Open Challenger 2016, Nicolas Almagro e Jerzy Janowicz
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