
2014 IN CIFRE: FEDERER VINCE, COME NESSUNO
Tennis. Nell’ultimo giorno dell’anno, vi proponiamo il terzo capitolo della nostra analisi statistica della stagione conclusa ormai da un mese. Dopo avervi fatto scoprire chi sono stati i migliori giocatori a gestire i momenti di massima pressione, chi sono stati i tennisti, che nel 2014 hanno brindato al primo titolo in carriera e quanti sono stati i match point salvati nel corso dell’anno è ora di tirare le somme e scoprire chi ha vinto più partite nel corso della stagione e quali giocatori hanno invece azzannato il ranking Atp, migliorando sensibilmente la propria classifica rispetto alla fine del 2013.
Roger, l’età è solo un numero. Sarà anche il più vecchio della top ten, non sarà più quella macchina perfetta incapace di perdere che è stato nei suoi anni giovanili, sarà anche, giustamente, il numero due del mondo, ma Roger Federer, quest’anno, è stato anche il giocatore che ha vinto di più nel circuito, e per distacco. Lo svizzero infatti ha raccolto la bellezza di 73 successi in 85 partite giocate (nessuno ne ha disputate così tante), aggiungendo cinque titoli al suo sfavillante palmares. Secondo, per distacco, il primo giocatore del mondo Novak Djokovic, vincitore di 61 partite su 69, ma con ben 7 titoli in bacheca. Sul gradino più basso del podio sale Andy Murray con le sue 59 vittorie, alimentate però per un terzo dai successi in serie raccolti nella forsennata corsa al Masters del finale di stagione. Il 17 volte campione di Slam è stato anche il giocatore che ha disputato più finali negli undici mesi di quest’anno, ben 11, anche se alla fine in 6 occasioni è uscito battuto dall’ultimo atto di un torneo (compreso il ritiro alle Atp Finals di Londra).
Vincitori per superficie. Federer è stato anche il più vincente sul cemento, con 56 affermazioni in 63 partite, che gli hanno fruttati 4 titoli, ancora uno in meno rispetto a Djokovic, il quale, con 40 successi (come Tomas Berdych) e 6 sconfitte, si è assicurato cinque coppe sul duro. Murray, su hard, ha fatto meglio di Nole, con 43 vittorie, ma 14 sconfitte, che hanno fruttato 3 allori. Per quanto riguarda la terra battuta, il migliore è stato, ovviamente, Rafael Nadal, con 25 vittorie, tre titoli e tre sconfitte, un numero piuttosto alto per un cannibale del rosso come il maiorchino. Rafa però non è solo in vetta alla classifica delle vittorie sulla terra, visto che 25 successi come lui li hanno raccolti anche David Ferrer (8 sconfitte e un solo titolo) e soprattutto Fabio Fognini, il quale ha perso undici partite sul mattone tritato, trionfando in quel di Vina Del Mar a Febbraio. Con i sette successi a Wimbledon, Djokovic è l’unico giocatore che ha chiuso la stagione senza perdere nemmeno un partita su una singola superficie (l’erba), ma sui verdi manti il record di vittorie lo ha fatto registrare Feliciano Lopez, con i suoi dodici successi in quattordici partite. Meglio del serbo, almeno in termini puramente quantitativi, hanno fatto anche Federer e Dimitrov, entrambi vincenti in nove dei 10 incontri disputati sull’erba nel 2014. Il discorso superfici si chiude con l’ennesimo primato di Federer, tennista più vincente del 2014 sui tappeti indoor, con 17 successi su 19 partite. Alle sue spalle Marin Cilic (16-4) e la coppia composta da Kei Nishikori e Berdych (15 vittorie).
Gli scalatori dell’anno. Se fino ad ora abbiamo parlato dei grandi vincitori del 2014, l’ultimo paragrafo di questa parte della nostra analisi statistica dell’annata Atp, la dedichiamo ai giocatori che hanno scalato più posizioni nel ranking mondiale. Il migliore è stato il lussemburghese Gilles Muller, che, grazie a cinque successi a livello challenger, si è portato dal numero 366 di inizio stagione al numero 47 attuale, pur non raggiungendo il suo best ranking in carriera (numero 42). Molto buona anche la scalata del 18enne Borna Coric, salito dal gradino 367 fino al numero 91 e dell’uruguagliano Pablo Cuevas, giunto al suo best ranking di numero 30, vincendo i primi due tornei della sua carriera e migliorando di 191 posizioni la sua classifica. Appena fuori dal podio, arriva il nostro Simone Bolelli, che grazie ai quattro challenger conquistati nel corso della stagione è prepotentemente ritornato in top 100, stabilendosi al numero 55, dopo aver iniziato l’anno sul 244° gradino. Una scalata vertiginosa, prologo ad un 2015, che potrebbe ricondurre il 29 nativo di Budrio a quei livelli toccati nel 2008, quando si fermò ad un passo dai primi trenta giocatori del mondo.
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