
DIMITROV: “IL FINALE DEL 2017 RESTA INDIMENTICABILE”
Tennis. A margine di un 2017 pieno di soddisfazioni incredibili, tra cui spicca l’inaspettato sigillo conseguito alle ATP Finals di Londra, Grigor Dimitrov è ora chiamato a fornire conferme durante la stagione 2018 che si preannuncia a cominciare in quel di Brisbane.
Il portacolori bulgaro ha recentemente concesso un’intervista a Paolo Rossi de La Repubblica a Montecarlo, dove l’attuale numero tre del mondo sta ultimando la preparazione prima di volare in Australia dove avrà inizio la sua caccia agli Australian Open in programma a metà gennaio.
“Ci sono stati momenti di difficoltà, in cui non sono stato circondato dalle persone giuste – ha confessato Dimitrov in merito alle sue love story -. Lasciamo perdere il cliché sulle fidanzate, da Serena (Williams) a Maria (Sharapova), inutile stare a girarci intorno.
Dico che è facile perdersi nella bellezza, ma poi è un errore questo? Oggi però con Nicole (Scherzinger), la mia attuale fidanzata, sono attento alla privacy”.
Non poteva mancare una domanda relativa all’ingombrante paragone con Roger Federer, del quale però Grigor sembra essersi totalmente liberata proprio a partire dall’anno scorso.
“Mah, forse è colpa del mio papà che mi ha insegnato il rovescio a una mano, sin dalla mia prima racchetta che nemmeno ricordo più com’era fatta.
Scherzo, non posso che ringraziare il mio papà tutta la vita, lui resta il mio eroe: il colpo è venuto spontaneo”.
Le gioie vissute dal 26enne di Haskovo nel corso del 2017 rimarranno un ricordo indelebile all’interno della sua vita, con l’auspicio di riuscire a togliersi ulteriori sfizi anche nel futuro prossimo.
“Il finale del 2017 resta indimenticabile, ma lo spettacolo deve andare avanti, giusto? Torneranno Djokovic, Wawrinka, Murray.
E poi ci sono sempre quei due, Federer e Nadal, i due fenomeni che hanno segnato la mia vita sportiva: la cosa divertente è che io, denominato “Baby Fed”, sia poi stato “salvato” da Rafa con la sua Academy. I paradossi della vita”.
Ma chi è veramente Grigor Dimitrov? La risposta ha provato a darcela lui stesso senza tralasciare un importante messaggio rivolto ai giovani che si apprestano ad intraprendere la carriera sportiva.
“Il tennis è un mondo particolare, cambia le persone. E, a seconda poi di temperamento e dna, può portare a prendere anche strade sbagliate.
Per questo mi ripeto sempre che il tennis non può essere tutto per me, nella vita contano anche altre cose. Non voglio essere bravo in una sola cosa nella vita, vorrei fare altro. Insegnare magari.
Per lasciare un messaggio ai giovani, a chi verrà dopo. Se non trasmetti qualcosa, cos’hai vissuto a fare? Ecco come amo definirmi, un ragazzo dalle molte passioni. Mi piace dipingere, fotografare, creare oggetti”.
Nessun Commento per “DIMITROV: "IL FINALE DEL 2017 RESTA INDIMENTICABILE"”