
ZVEREV: “CREDO CHE MIO PADRE MI ALLENERÀ PER TUTTA LA CARRIERA”
Tennis. Dopo la delusione rimediata la scorsa settimana a Indian Wells, Alexander Zverev prova a scacciare la crisi sul cemento di Miami, come rimarcato dallo stesso campioncino tedesco nel corso del tradizionale incontro con i media alla vigilia del torneo.
“Abbiamo modi diversi di vedere il tennis e a Melbourne c’è stata una piccola discussione – ha riconosciuto Zverev a Marca -. Allora, sia io che il resto del mio team, abbiamo deciso che era meglio metter fine alla collaborazione”.
“È un onore per me contare su di lui. Fino a qualche anno fa, Boris condivideva il campo con mio padre (ex tennista, ndr), quindi sono molto contento. È una persona molto positiva.
Ascolto solo persone in cui ho fiducia e Boris è una di queste. Sarà in Coppa Davis e in alcuni tornei ma non posso dire che lavorerà come mio allenatore”.
“Nella mia carriera ho battuto il mio idolo Roger Federer e anche giocatori come Novak Djokovic. Sono sicuro che se mi concentro su di me, non ci vorrà tanto tempo per vincere uno Slam”.
“Roger è il più divertente di tutti, gli piace mandare scherzi e video divertenti. Non ci credereste se non conosceste com’è Roger.
Nadal invece risponde anziché mandare qualcosa. Roger e Rafa vanno d’accordo e c’è rispetto reciproco tra loro”.
“E’ stupendo avere annate del genere così presto di età. Ovviamente avevo un sacco di obiettivi l’anno scorso, ma li ho decisamente superati anche nella mia mente, e questo è molto difficile, perché pongo l’asticella sempre molto in alto. Questo, però, è un anno nuovo, e si inizi da zero”.
“Sì, sono vicino. L’ho già mostrato un paio di volte lo scorso anno, e anche adesso. Abbiamo giocato per più di 4 ore, e non è stato facile. Ci sono comunque un paio di cose qui e là che si possono fare meglio.
Tutto sommato sono felice della mia prestazione. Portarlo fino al quinto set è positivo. Lui ha giocato bene e ha servito bene. Tutto del mio match è positivo, eccetto una o due cose”.
“Penso che questo sia stato fisicamente molto più tosto. Abbiamo avuto scambi più lunghi ed è stato completamente differente. Contro Roger il gioco è sempre breve, mentre contro Rafa bisogna sempre giocare scambi lunghissimi.
Penso di aver giocato bene in entrambi i match. Se oggi fosse stato un incontro in 3 set, avrei vinto 7-6 al terzo. La stessa cosa contro Roger. In sostanza sono entrambi dei match positivi”.
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