
PHILIPPOUSSIS: “I GIOCATORI POSSONO DECIDERE QUANTI TORNEI GIOCARE”
Tennis. Il finalista di Wimbledon 2003 Mark Philippoussis ritiene che le critiche nei confronti del calendario ATP sarebbero del tutto infondate. L’ex tennista australiano ha ribadito il concetto anche durante una recente intervista ai microfoni di Metro.
“Penso che la programmazione dei vari eventi sia ben organizzata. Però c’è da dire che il tennis è l’unico sport in cui non c’è un fine stagione, anche Federer lo pensa. Se un giocatore ha bisogno di staccare la spina può farlo, un mese va benissimo. Tutti i tennisti professionisti devono sentirsi fortunati a trovarsi in questa posizione.
La stagione sembra non finire mai, è chiaro, ma non devi giocare necessariamente 30 o 35 tornei all’anno, 15 possono bastare. I giocatori che si lamentano di disputare troppi match sono gli stessi che scelgono di partecipare a 30 tornei. Nessuno ti impone di giocare sempre, sono loro che decidono, questo è il privilegio di cui godono.
Nessuno deve protestare per il calendario fitto di impegni se si accetta di disputare anche tornei minori. So che è difficile rinunciare a certe cifre, ma se hai lavorato duro per diventare quello che sei oggi devi assumere anche l’onere di progammare la tua stagione” – ha spiegato infatti Philippoussis.
Per il futuro, Mark Philippoussis punta su Zverev: “Kyrgios ha tutto il talento del mondo, lo sanno tutti, ma questo da solo non basta per arrivare in cima. È molto importante migliorare altri aspetti, diventare forti mentalmente e fisicamente. Zverev ha tutte la caratteristiche necessarie. Guardando alla sua mente e all’etica del lavoro, è quello su cui punto i miei soldi.”
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