
ACAPULCO: È FERRER L’UOMO COL SOMBRERO
Acapulco (Messico). David Ferrer non si ferma più. Lo spagnolo, numero nove della classifica mondiale, dopo il successo a Rio de Janeiro ottenuto la settimana scorsa a spese di Fabio Fognini in finale, conquista ad Acapulco il secondo torneo 500 consecutivo ed il terzo titolo del suo per ora straordinario 2015. In finale, il secondo giocatore di Spagna supera Kei Nishikori più nettamente di quanto non dica il punteggio di 6-3 7-5 maturato in un’ora e 49 minuti di gioco, mettendo fine ad una striscia di quattro successi consecutivi del giapponese, nei loro confronti diretti.
Ferrer comanda nel punteggio praticamente per tutta la partita. Nel primo set parte meglio e si porta sul 3-1 e anche se perde il turno di servizio di vantaggio nel settimo gioco, non si scompone e chiude grazie ad un altro break ottenuto nel game successivo. Nel secondo parziale lo spagnolo si porta addirittura avanti di due break (3-0), ma si fa rimontare fino al 4-4. Dopo aver ritrovato il break al nono gioco, Ferrer perde nuovamente un’occasione non sfruttando la chance di servire per il match. La fine dell’incontro è però soltanto ritardata di qualche minuto, perché Nishikori perde nuovamente la battuta nell’undicesimo gioco, questa volta in maniera decisiva. Alla fine, scorrendo le cifre della partita, a risultare decisivi non sono stati tanto gli undici vincenti dello spagnolo, quanto i 40 errori non provocati del suo avversario, uno che raramente sbaglia così tanto in una singola partita.
Quello di Acapulco è il 24esimo titolo della carriera di David Ferrer, che in questo 2015 sta facendo assolutamente sfracelli. Il suo bilancio attuale è di 18 vittorie ed una sola sconfitta nell’anno solare, patita proprio contro Nishikori, a Melbourne. Ferrer, che nella race attualmente occupa il terzo posto, lunedì sarà al numero 8 anche del ranking ufficiale, scalzando Tomas Berdych dalla top 8. Nishikori può invece consolarsi con il best ranking di numero 4 del mondo.
Nella tarda serata italiana si è delineata anche la finale dell’Argentina Open di Buenos Aires. Come da copione, uno dei due protagonisti dell’ultimo atto sarà Rafael Nadal, che però incontra decisamente più problemi del previsto nello sbarazzarsi di Carlos Berlocq, con il punteggio di 7-6(7) 6-2. Lo spagnolo infatti nel primo parziale, dopo aver mancato cinque palle break, deve annullare altrettanti set point, consecutivi, nel tiebreak, prima di imporsi poi con facilità nel secondo set, approfittando di un avversario scarico di energie nervose, dopo la grande chance gettata al vento nella prima partita. Nella 93esima finale della carriera, Nadal se la vedrà con l’amico di sempre Juan Monaco, vincitore in semifinale su Nicolas Almagro per 6-3 7-6(6) 6-4. Quello di Buenos Aires, è l’unico titolo del “golden swing” (circuito che include anche i tornei di Acapulco, San Paolo e Rio de Janeiro), mancante nella luccicante bacheca del maiorchino. Ma dovesse vincere il trofeo questa sera, Nadal raggiungerebbe Guillermo Vilas, in cima alla classifica dei tennisti con più titoli sulla terra battuta, a quota 46 allori.
Nella foto, David Ferrer celebra il trionfo con il testa il classico sombrero spettante al vincitore (www.espndeportes.com)
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