
ATP: MICHAEL CHANG E IL RITORNO AL ROLAND GARROS…DA ALLENATORE.
Tennis. (Parigi) Dobbiamo tornare indietro al 1989 quando un giovanissimo quasi esordiente Micheal Chang arriva al Roland Garros e, a discapito di ogni pronostico, vince lo Slam. È ancora il più giovane tennista di sesso maschile ad aver vinto uno Slam e sono tanti i ricordi che lo legano al torneo di Parigi in cui lo vediamo tornare nella veste di allenatore.
“É tutto molto diverso dai miei tempi, in quegli anni eravamo io Sampras, Courier, Agassi, Bruguera, Ivanisevic ed eravamo tutti molto giovani con tanta voglia di giocare e talento. Adesso ci sono altrettanti ragazzi pieni di talento, ma oltre a quello bisogna competere molto dal punto di vista fisico.” Queste le dichiarazioni dell’ex numero 2 al mondo, che torna al Roland Garros come allenatore del talentuoso Kei Nishikori, con cui ha raggiunto uno strano e specifico accordo contrattuale che vincola il giovane Kei a portarsi dietro anche la moglie di Chang, dalla quale l’ex campione è stato lontano a lungo durante i suoi anni di tennis migliore.
Chang ha anche aggiunto alla sua intervista alcune considerazioni sul suo giovane atleta sottolineando che : “É una persona molto riservata, più che timido è decisamente tranquillo ed è un grandissimo lavoratore. Ha degli obbiettivi che vuole realizzare e per questo non passa le notti in discoteca o fuori come alcuni dei suoi coetanei”. Di sicuro Nishikori è un ragazzo di ottime speranze che, grazie al contributo dell’ex numero 2 , non potrà fare altro che crescere e diventare più forte. Purtroppo però, il problema alla schiena che si porta dietro dalla finale del Master 1000 di Madrid, gli è costato anche l’eliminazione al primo turno a Parigi, per mano dello slovacco Martin Klizan.
Micheal si è ritirato dalla carriera professionista nel 2003 all’età di 31 anni e attualmente passa molto del suo tempo ad allenarsi per mantenere la forma , ma anche perché prende molto sul serio le esibizioni con i suoi coetanei a cui prende parte, nonostante ammetta che è sempre più difficile recuperare la condizione dopo i match.“Ho giocato spesso contro Stefan Edberg ed incontrato spesso Ivan Lendel e con gli altri della mia generazione che prendono il tennis ancora molto seriamente nonostante le nostre siano solo esibizioni”. Certamente Chang , come tutti gli ex top 10 che oggi praticano da allenatore, sarà un’ottima ispirazione per Nishikori e saprà dargli quella marcia in più che lo aiuterà a diventare il campione che tutti immaginano possa diventare in futuro.
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