
CAMILA GIORGI. TALENTO TANTO, CHIACCHIERE…PURE
Tennis – Chi ha un grande talento ha anche grandi responsabilità. È la parafrasi di una delle massime più celebri dei film dedicati ai supereroi. Ma calza a pennello quando si parla di Camila Giorgi. E in questi giorni della tennista maceratese si parla con estrema costanza, quasi con insistenza.
L’unico vero peccato originale alla base di questo autentico tam tam mediatico è il fatto che Camila Giorgi è da qualche giorno al centro delle cronache tennistiche non per meriti sportivi, ma per una serie di vicende che col tennis hanno poco a che vedere. Dopo l’eliminazione dagli Australian Open avvenuta per mano di Timea Bacsinszky, infatti, ha fatto non poco scalpore la notizia dell’ingaggio di Lele Mora come collaboratore della tennista. Il dibattito si è subito acceso. Lele Mora ha un passato da talent scout, scopritore e agente di vip e stelle del gossip italiano. Logico chiedersi quale valore possa dare a una tennista un personaggio come lui, che pure ha confessato di aver notato Ronaldinho quando aveva 16 anni, di aver consigliato a Marco Borriello di andare al Genoa in tempi non sospetti e di aver conosciuto il mondo del tennis grazie all’amicizia con Loredana Bertè e Biorn Borg.
Altrettanto prevedibili, ad ogni modo, i commenti sui vari canali social. Camila Giorgi ha bisogno di un coach. Camila Giorgi ha bisogno di un mental coach. Camila Giorgi ha bisogno di uno shamano o di una guida spirituale. C’è da dire che l’ingresso di Lele Mora nel mondo del tennis rappresenta una vera novità, soprattutto in Italia. I migliori tennisti al mondo hanno consulenti di immagine, agenti e manager che ne curano gli interessi. Quindi una tale scelta, che obiettivamente è tutto tranne che tecnica, non può trascinarsi dietro quell’alone di stupore per molto tempo ancora. E bisogna ricordare anche un altro fatto. Lele Mora risulta essere in affidamento fino alle fine del 2017 e quindi è impossibilitato a svolgere la professione che lo ha reso celebre. La funzione principale di valorizzare l’immagine della venticinquenne italo-argentina sarà ricoperta dal figlio di Mora e se tutto andrà bene il rapporto potrebbe proseguire anche nel il prossimo anno: “Camila ha grandi doti – ha confessato lo stesso Lele Mora nei giorni passati – ma in questo momento ha bisogno di molte attenzioni. Non escludo che nel prossimo futuro potrebbe cimentarsi in qualche pubblicità. Camila può crescere come personaggio e avere maggiore visibilità come Federica Pellegrini e Filippo Magnini”. L’agente sembra avere già le idee chiare.
Ma non bisogna dimenticare che Camila Giorgi è, a detta di tutti, il miglior talento su cui il tennis italiano possa contare ora e nel futuro. E qui, al di là dell’aspetto più legato all’immagine e alla visibilità del personaggio, entra in gioco la questione di maggiore importanza: il tennis.
È vero che la scelta di Lele Mora può favorire la nascita di ipotesi contrastanti sul futuro della tennista maceratese nel circus della Wta. Ma è vero anche che il padre della Giorgi prosegue nel suo lavoro di mentore/allenatore/guida della bella tennista. In una recente intervista a Sportface.it, Sergio Giorgi ha parlato del calendario che Camila seguirà durante questa stagione, soffermandosi sul momento particolare attraversato dalla figlia a dispetto di risultati non proprio negativi (semifinale a Shenzen e buon match contro la Bacsinszky): “Dobbiamo lavorare molto sull’aspetto mentale, perché a tennis sta giocando molto bene. Sono molto soddisfatto del lavoro svolto off-season. Abbiamo deciso di investire sulla preparazione atletica”. Con una scelta controcorrente: Andrea Castellani, un preparatore che ha lavorato per anni nel mondo del calcio e che a detta di Sergio Giorgi aiuterà Camila a sviluppare una maggior scioltezza nel movimento del servizio.
E poi c’è la questione del rapporto difficilissimo con la Federtennis. Tathiana Garbin, capitano di Fed Cup della nazionale italiana, aveva ammesso di voler assistere a un match di Camila Giorgi agli Australian Open e di voler parlare a quattr’occhi con la maceratese: “Vorrei fare quattro chiacchiere con lei. Ogni problema si può risolvere”. Il riferimento, ovviamente, va a quanto successo tra Sergio Giorgi, Camila e la Federazione. Un rapporto sgretolatosi nove mesi fa, nel giorno del gran rifiuto di Camila a prender parte alla sfida contro la Spagna, e che sembra totalmente irrecuperabile se si prendono in considerazione le parole del presidente Angelo Binaghi: “Per noi è un capitolo chiuso. C’erano degli accordi ben precisi che sono stati violati in maniera unilaterale dalla giocatrice, la quale ha mostrato di essere priva di quei principi morali ed etici che chiediamo ai nostri tesserati. Siamo due razze diverse, ne prendiamo atto”. Tuttavia, le parole della Garbin, unite a quelle dello stesso Sergio Giorgi (“Se Garbin chiama Camila deve rispondere. So che ha seguito il suo match a Melbourne ma non so altro”) lascia le porte decisamente aperte.
Dunque, sembra evidente che la volontà di tutti sia quella di non bruciare il talento di Camila Giorgi. C’è Lele Mora, ci sono Sergio Giorgi e Tathiana Garbin. Insieme possono portare Camila verso orizzonti di maggior successo. Senza che su di lei si facciano troppe speculazioni e troppe chiacchiere.
Foto: Camila Giorgi (www.zimbio.com)
SEMPRE FORZA CAMILA !!!
Talento la Giorgi? Non sa fare un back di rovescio o un taglio di diritto, non sa tirare una buona seconda di servizio in rotazione, non sa incrociare negli angoli stretti, non sa giocare un top interlocutorio né di diritto né di rovescio, angola da fondo a fatica e i suoi colpi sono quasi sempre prevedibili e centrali, infine variazioni, adattabilità, flessibilità di gioco, pazienza prossimi allo zero. Ma cosa intendete per talento? forse confondere la gradevolezza fisica con la bravura. Tennista molto sopravvalutata.
Che cazzo dite?
Si continua a non capire che,è vero che è un gran talento ma,fino a quando verrà seguita da suo padre…continuerà a sparare a cento,non andrà mai da nessuna parte…e che peccato
Mai visto gente che perde incontri largamente…già vinti!
Questa è la sostanza, nient’altro.
Quando e se questo problema verrà risolto…solo allora Camila sarà una campionessa e non butterà più via…SOLDI!
Mi è toccato pure di leggere che ci sta di perdere set 5/2 o 5/3 30 a zero ma mi domando chi ha scritto queste cose.
Può capitare una volta…ma non di più..sennò si è dei polli!
Col braccino cronico e la tendenza a…farsela addosso!
Attendo fiducioso una prossima vittoria di prestigio seguita (come detto giustamente dal grande Rino) dalla prova del 9!