
CAOS SCOMMESSE, LA FIT SCENDE IN CAMPO
TENNIS – Nell’occhio del ciclone, ma pretendendo chiarezza. Le notizie diffuse oggi dai media italiani, e che hanno già fatto il giro del mondo, hanno sconvolto un intero movimento. Che, nel primo pomeriggio, ha idealmente risposto attraverso un comunicato della federtennis. Poche righe per informare che il Consiglio di Presidenza della Fit “ha deciso di attivare immediatamente la Procura Federale la quale, di concerto con la Procura Generale del Coni – così come previsto dal nuovo Codice della Giustizia Sportiva – procederà a richiedere agli inquirenti cremonesi gli atti relativi a tutti i tennisti il cui nome compaia negli atti”.
La decisione è scaturita, sempre secondo quanto si apprende nella nota, dopo che “il Presidente Angelo Binaghi ha riunito d’urgenza, in conference call, il Consiglio per analizzare quanto pubblicato oggi da numerosi organi di stampa a proposito del presunto coinvolgimento di alcuni tennisti italiani nell’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Cremona sulle scommesse nel calcio”.
“Se l’inchiesta dovesse confermare quanto sembra trasparire dalle intercettazioni pubblicate dai giornali – ha dichiarato Binaghi – si tratterebbe di illeciti da considerare gravissimi e intollerabili anche se, a differenza del calcio, commessi nell’ambito di eventi internazionali, dunque non organizzati né gestiti da noi. Visto il danno d’immagine arrecato al tennis italiano, la Fit si dichiara fin d’ora parte lesa dagli eventuali reati commessi sia da propri tesserati sia da terze persone”.
Tanto per chiarire, se ancora ce ne fosse bisogno, in calce al comunicato stampa riportato sul sito della Federazione Italiana Tennis vengono riportati i link agli articoli pubblicati stamani da “Gazzetta dello Sport” e “Corriere dello Sport”. Articoli in cui – come del resto in altre testate italiane – compaiono poi stralci delle trascrizioni di conversazioni in chat (su Skype e Whatsapp), contenute negli atti ufficiali dell’incidente probatorio richiesto dal pm Roberto Di Martino nell’ambito delle indagini sul calcioscommesse avviate già nel 2011. Come riportato stamani anche su questo sito, i nomi che emergono dall’inchiesta sono quelli di Daniele Bracciali, 38enne oggi numero 56 nella classifica di doppio Atp e 49 di best ranking in singolare nel 2006, e Potito Starace, la cui posizione è al vaglio degli inquirenti soprattutto per via della finale del torneo di Casablanca nel 2011 persa contro Andujar.
Nelle conversazioni di Bracciali vengono tirati in ballo anche i nomi di altri azzurri come Simone Bolelli, Andreas Seppi e Filippo Volandri. Nell’inchiesta sul calcioscommesse, insomma, è venuto fuori a sorpresa il tennis, ma anche altre discipline tra cui il basket. La Fit, ora, chiede le carte. Chiede chiarezza.
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