
TOP FIVE IMPROVED
Melbourne (Australia) – Storicamente il primo slam della stagione ha sempre proposto diversi “underdog”, portando alla ribalta giocatori e giocatrici poco conosciuti inizialmente, ma che talvolta furono vicini all’impresa. Prendendo in esame il torneo femminile attualmente in corso, anche questa edizione ha le sue facce inedite; ve nè raccontiamo 5.
Sara Errani. Non potevamo non partire dalla nostra Sarita. Comunque vada la sua sfida contro Petra Kvitova, l’azzurra riscrive la sua storia tennistica. Nata a Bologna, ma cresciuta in Romagna, Sara, classe 1987, ha rincorso il suo sogno tennistico prima negli USA e poi in Spagna, divenendo una delle migliori giocatrici italiane di sempre. Dopo i successi di squadra in FED CUP, Sara raccoglie a Melbourne le sue principali soddisfazioni a livello personale. Mai oltre il 3° turno in uno slam, l’attuale n.48 del mondo,(ancora per poco), gioca al meglio le sue carte, centrando per la prima volta i quarti di finale e difendendo da sola l’onore azzurro.
Nina Bratchikova. Buona parte delle delusioni azzurre sono arrivate invece da questa russa n.136 del mondo, che a 27 anni e senza mai risultati di rilievo, si è qualifica per la prima volta in uno slam, spingendosi fino al 3° turno. Il sorteggio le ha messo davanti un doppio ostacolo azzurro, passato purtroppo brillantemente. Dopo aver firmato l’impresa contro Flavia Pennetta, la russa ha liquidato anche Alberta Brianti in due comodi set, prima d’infrangersi, ma senza troppi rammarichi,sulla ceca Iveta Benesova.
Ekaterina Makarova. Ex top 30 e adesso n.56 del mondo, la 24 enne russa ha trovato dopo anni di gavetta il suo primo quarto di finale slam, sorprendendo addirittura al 4° turno la pluricampionessa Serena Williams. Questo risultato vale decisamente di più dell’unico titolo WTA al suo attivo ottenuto ad Eastbourne nel 2010. Gli acciacchi dell’americana non intaccano minimamente un cammino straordinario di Ekaterina, che al 2° turno ha fatto fuori Kaia Kanepi e al 3° Vera Zvonareva, piombando di prepotenza tra gli incubi di Maria Sharapova.
Mona Barthel. Nuova speranza del tennis tedesco,classe 1990, Mona ha giocato a Melbourne il suo 4° slam di sempre. il primo titolo in carriera, conquistato due settimane fa ad Hobart, ha regalato alla giovane tedesca, oltre al suo best ranking alla posizione n.44, quella spinta emotiva necessaria per raggiungere per la prima volta un 3° turno slam. Dopo aver usufruito del ritiro della Keovathong, ha soppiantato la più quotata ceca Petra Cetkovska, prima di finire tra le grinfie di Victoria Azarenka. Ma ha tempo per rifarsi.
Christina McHale. La promettente stella americana ha dato seguito ai suoi progressi, e dopo il 3° turno dello scorso Us Open, si è ripetuta pochi mesi dopo anche in Australia. Al suo primo vero anno tra le più forti, la 20 enne americana ha scalato rapidamente la classifica, issando fino all’attuale n.42 del mondo. I top 40 sono ormai una certezza, merito di un primo turno eccellente contro Lucie Safarova, liquidata 6-2 6-4. Superata, senza non pochi patemi la prova del 9 contro la Erakovic, la McHale ha terminato la sua corsa contro Jelena Jankovic. Nell’attesa delle nuove Williams, il futuro del tennis americano potrebbe passare dalle sue mani.
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