
CIBO CINESE INDIGESTO?
Tennis – Cina. L’ultimo in ordine cronologico è David Ferrer: il numero 5 del ranking ATP si è ritirato l’altro ieri dall’ATP 500 di Pechino e ha già dichiarato forfait per l’imminente Master 1000 di Shangai. Il motivo? Problemi gastrointestinali. Era dal 2009 che lo spagnolo non stava fermo ai box. E la cosa pare essere abbastanza seria, visto che questa rinuncia corrisponde alla perdita di diversi punti in classifica, i quali non dovrebbero però mettergli a repentaglio il proprio posizionamento. Il giocatore di Valencia, infatti, l’anno scorso raggiunse la finale – poi vinta da Andy Murray – nella città più popolosa della Cina e quest’anno, come detto, non potrà difenderla.
Se risaliamo un po’ indietro nel tempo, anche solo di qualche giorno, vediamo che Ferrer non è l’unico ad essere stato vittima dei pasti consumati in Cina. La russa numero 24 del ranking WTA, Anastasia Pavlyuchenkova, ha dovuto anch’essa congedarsi dal torneo pechinese. Secondo le dichiarazioni ufficiali, il ritiro (avvenuto a partita in corso durante il primo turno) è da imputare a una non meglio precisata malattia gastrointestinale. Sorte simile per la numero 5 mondiale Petra Kvitova, eliminata a sorpresa durante il secondo turno dello stesso torneo: il suo manager, a fine partita, ha infatti annunciato che la giocatrice, sùbito dopo il match, è andata a letto a causa di problemi di stomaco.
Si potrebbe pensare a tre casi isolati (comunque tantini, per essere “isolati”) o anche a un problema legato alle mense del torneo pechinese. In realtà la questione è ben più infossata. Due settimane fa, infatti, si svolgeva – sempre in terra cinese – il torneo WTA di Guangzhou, e anche qui si è assistito a ben tre ritiri di giocatrici colpite da problemi gastrointestinali. Fra le vittime, troviamo niente di meno che la francese Marion Bartoli, testa di serie numero 1 del tabellone singolare e favorita per la vittoria finale, ma già vittima al primo turno a causa (anche) di problemi digestivi.
Cibo cinese infestato? Difficile dirlo. I tornei mettono a disposizione dei posti di ristorazione per staff e giocatori, i quali sono ovviamente liberi di nutrirsi come meglio credono, anche al di fuori del circuito (negli alberghi, nei ristoranti, o addirittura con cibo preparato “in casa” dal proprio team). Certo, viaggiando per il mondo la tentazione di provare le differenti specialità gastronomiche è grande, e noi – che siamo ghiotti di cibo cinese – non vogliamo infangare, oltretutto senza l’ombra di una prova, l’arte culinaria asiatica. Ma il miglior consiglio lo ha forse dato la giocatrice britannica Laura Robson, che dal suo account di twitter ha fatto sapere di essere sana come un pesce nonostante si trovi in terra cinese da oramai diverse settimane. Il suo segreto? Mangiare semplice e sano, con addirittura quattro volte alla settimana spinaci e pollo ai ferri.
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