
CILIC DIFENDE NALBANDIAN
Londra (Regno Unito) – ‘Troppo rumore per nulla?’ La vicenda di David Nalbandian continua a tenere banco sulle prime pagine dei giornali d’oltremanica: dalle ammende alle denunce giudiziarie infatti, il caso del tennista argentino non verrà archiviato a breve.
Al di là dei grandi accusatori però, c’è chi in questo momento vorrebbe tentare di abbassare i toni della polemica, affermando che la questione ha forse travalicato in maniera eccessiva la realtà. A difesa di Nalbandian infatti è sceso in campo Marin Cilic che, in un’intervista esclusiva al sito inglese The Tennis Space, ha dichiarato che l’intervento della polizia, a suo giudizio, è stato decisamente esagerato.
“Sono rimasto sorpreso quando ho saputo che la polizia avrebbe investigato sull’accaduto, anche perché quello che è successo in campo non è stato in alcun modo intenzionale. Voglio dire è stata una reazione eccessiva, ma credo che abbia già pagato già con l’esclusione dall’incontro. Vedere coinvolta la polizia credo dia un’immagine ulteriormente negativa. Non voglio giudicare, ma non credo proprio che ci sia stata alcuna intenzionalità nel gesto, anche perché sapeva che poi l’avrebbe pagata cara”.
La situazione che si è creata in campo dopo il misfatto non ha permesso poi ai due giocatori un confronto privato: “Non ci siamo parlati dopo il match, anche perché lui era decisamente sconsolato. David era triste e deluso per come si era sviluppata la cosa e quindi ognuno di noi è rimasto nel proprio spazio”.
Una vittoria in qualche modo amara e inusuale per Cilic, che ha commentato così il titolo ‘riportato’ al Queen’s: “Il piacere non è lo stesso, anche perché non è stato bello terminare il torneo in quel modo. Sono contento del fatto di aver avuto una buona settimana e di aver espresso un buon livello di tennis”.
“Nonostante tutto però – ha poi aggiunto in postilla il croato – fa sempre piacere stringere un trofeo tra le mani, è una bella sensazione”.
Parlando poi di Wimbledon Cilic ha affermato: “I campi sono leggermente più lenti rispetto al Queen’s, ma sono positivo, perché penso di essere nelle migliori condizioni possibili quest’anno. Sono arrivato a Londra la scorsa settimana che mi sentivo già in forma, ma dopo questa vittoria mi sento ancora meglio, anche perché ho raggiunto gli obiettivi che mi ero prefisso. Non è solo una questione di fiducia, ma una realtà concreta messa in luce dai fatti”.
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