
CLASSIFICA ATP, TOP 10 INVARIATA
Tennis. Sono giorni frenetici, convulsi, amletici. Il torneo di Montecarlo è iniziato ma ancora non sappiamo se l’acciaccato Nole vi prenderà parte o meno. Il serbo, che ha rimediato una distorsione alla caviglia nel corso del match di Coppa Davis contro gli Stati Uniti, si è detto sì ottimista, ma ha anche aggiunto che deciderà non prima di martedì. Tocca stare sulle spine ancora un po’. Con Federer in vacanza/pausa di riflessione e Ferrer in infermeria, sarebbe un duro colpo dover rinunciare anche a Djokovic (tanto vale stendergli il tappeto rosso, a Rafa, e consegnargli il trofeo). Non ci resta che attendere buone nuove dal serbo. Frattanto Nole può consolarsi dando un’occhiata alla nuova (vecchia) classifica Atp, che, a prescindere da Montecarlo, lo vede – e lo vedrà – sempre saldamente al comando. Dietro di lui da qualche tempo non c’è più Roger Federer, scivolato sull’ultimo gradino del podio; l’ex monarca svizzero, reduce da un problemino alla schiena, ha deciso di giocare meno, centellinando presenze e sforzi fisici, incurante del rischio che corre in ottica ranking – finché rimane sul podio la situazione è accettabile, ma se scende ancora potrebbe diventare più che problematica, soprattutto in questo periodo, con Roland Garros e Wimbledon praticamente alle porte.
Dicevamo del nuovo numero 2, quell’Andy Murray che, dopo una vita passata a inseguire, pare sia davvero intenzionato a fare sul serio. Cominciando, perché no?, proprio dal ranking e da quel numero 1 che oggi sembra un lontano miraggio, ma un domani chissà. Dipenderà da lui, da come si comporterà sulla terra (superficie non troppo gradita dallo scozzese), ma anche – e forse soprattutto – dalla continuità di Djokovic e dal rendimento di Federer. E poi occhio al quarto incomodo (che evidentemente non è Ferrer), quel simpatico ragazzone maiorchino che in questa parte della stagione è solito togliersi più di qualche piccola soddisfazione. Insomma, nonostante là davanti sia tutto fermo – classifica immutata fino al numero 17 -, di spunti di discussione ce ne sono parecchi.
Chi sale I primi sussulti – e che sussulti – arrivano dai due finalisti del torneo di Casablanca, Kevin Anderson e Tommy Robredo. Il sudafricano, sconfitto in tre set, fa registrare un ottimo +3 attestandosi in 26esima posizione, mentre lo spagnolo, forte dell’undicesimo titolo Atp appena conquistato, scala la classifica e si piazza al numero 43 (+29). Passi avanti anche per Martin Klizan (+4, 28esimo), semifinalista a Casablanca, e Robin Haase (+3, 50esimo), eliminato ai quarti proprio dallo slovacco. Sette caselle in più per il lituano Ricardas Berankis (70esimo), dieci per lo sloveno Aljaz Bedene (80esimo). Da segnalare inoltre il +4 dell’immarcescibile James Blake (87esimo) e l’exploit dei due sudamericani Dutra Silva e Delbonis (+12 e numero 97 per il primo, +18 e numero 98 per il secondo).
Chi scende Perdono due posizioni Juan Monaco (20esimo), Julien Benneteau (29esimo) e Florian Meyer (30esimo). -3 per Feliciano Lopez (numero 37), Xavier Malisse (53) e Marinko Matosevic (54). Va decisamente peggio ad Albert Ramos (67) e Michael Russell (88), regrediti di ben 15 caselle. Tuttavia la palma d’oro – o meglio, la palma di legno – spetta di diritto a Pablo Andujar: il -39 lo porta direttamente alle soglie del baratro della top 100, in 96esima posizione. Lo spagnolo paga la prematura eliminazione dal torneo di Casablanca (vinto nel 2011 e nel 2012) per mano del suo connazionale Pablo Carreno-Busta (numero 293).
Gli italiani Andreas Seppi (18), nonostante la fresca sconfitta rimediata nel derby azzurro con Fognini a Montecarlo, guadagna una posizione e continua a guardare tutti dall’alto. Proprio Fognini invece scende di un gradino (32esimo); + 4 per Lorenzi (58), +3 per Bolelli (75). Passi avanti anche per Filippo Volandri (+4, numero 110).
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