
LE PAROLE DEI ”CAMPEONES”
Siviglia (Spagna). “Si tratta di un giorno molto emozionante per tutti noi”. Si è aperta con queste parole di Rafael Nadal la conferenza stampa dei giocatori spagnoli, che non hanno risparmiato battute e risate, dimostrandosi, nonostante l’abitudine, molto felici per aver conquistato l’ennesima l’insalatiera d’argento. “Vincere per la quarta volta è per me davvero molto speciale – ha proseguito il numero due del mondo – e voglio ringraziare tutti: compagni, staff e organizzatori. Hanno lavorato duro, e il successo li ripaga. È un ottimo modo per finire la stagione. Per la prima volta ho portato io il punto decisivo, ma la soddisfazione è uguale a quella delle altre vittorie, perché siamo una squadra, e vinciamo o perdiamo tutti allo stesso modo“.
Successivamente ‘Rafa’ ha analizzato la sua prestazione, evidenziando i momenti di difficoltà e quelli che secondo lui hanno deciso l’incontro. “Mi aspettavo un match di altissimo livello, perché so bene di cosa è capace Juan Martin, e così è stato. Lui è un giocatore completo che non ha punti deboli: non a caso è fra i primissimi al mondo. Quando ho perso il primo set e sono subito andato sotto anche nel secondo è stata dura, ma ho sempre creduto in me stesso e pensato solo ed esclusivamente a rimontare e vincere. Lui in quel momento da fondocampo stava colpendo alla grande, e io facevo fatica. Penso sia stato importantissimo vincere il secondo game, nel quale ero sotto per 40-0. Da quel momento, infatti, ho iniziato a giocare meglio e la sfida è un po’ cambiata“.
Anche lo spagnolo, come tutti, non si aspettava che Juan Martin Del Potro potesse tornare competitivo nel quarto set, in quanto pareva ormai privo di energie. “Quando lui è tornato in corsa nel quarto set mi ha sorpreso – ha proseguito Rafa – e ho iniziato a sentire un po’ di tensione. Infatti ho giocato male qualche game, specialmente quelli sul 2-1 e sul 3-2 in mio favore. Poi lui è arrivato sul 5-3 30-15, e si è messa male, ma sono comunque riuscito a farcela, anche se con tante difficoltà. Sul 6-5 per me, infatti, lui è stato molto bravo a giocare un bel game e tornare in partita, ma poi fortunatamente nel tie-break ha subito commesso un errore, mentre io non ne ho fatto nessuno“.
Tutte le attenzioni dei giornalisti si sono ovviamente concentrate su di lui, ma ha comunque avuto modo di parlare anche Albert Costa, invitato a un confronto fra la Coppa Davis vinta nel 2000 da giocatore, e quelle vinte da capitano negli ultimi quattro anni. “È indubbiamente una soddisfazione diversa – ha spiegato l’ex campione del Roland Garros – ma comunque un onore, perché non è affatto facile, neanche da capitano. Io faccio le convocazioni e cerco di spronare i ragazzi quando sono sul campo, ma non gioco, i punti li fanno loro, e quindi anche i meriti devono essere loro. Sono fiero e contento, perché se lo meritano“.
FOTO FELICE CALABRO’
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