
COPPA DAVIS, CONTRO LA CROAZIA MISSIONE POSSIBILE
L’urna, stavolta, non ha voltato le spalle all’Italia. Non nascondiamoci dietro a un dito: contro i croati è missione possibile. Dal 1 al 3 febbraio il Palavela di Torino ospiterà l’incontro tra la nostra selezione e quella guidata da Zeljko Krajan, valido per il primo turno del World Group. Si giocherà sulla terra rossa, anche se in condizioni indoor. Una superficie che avvantaggia i nostri giocatori.
Barazzutti ha convocato Andreas Seppi, Fabio Fognini, Paolo Lorenzi e Simone Bolelli. Sorprende l’esclusione di Daniele Bracciali ma è motivata dall’exploit della coppia formata da Fognini e Bolelli che è nelle semifinale di doppio dell’Australian Open. Ora troveranno i gemelli Bryan, ma il loro lo hanno già fatto (e forse qualcosa di più).
La Croazia si schiererà con Marin Cilic, Ivan Dodig, Antonio Veic e Mate Pavic. Chiaramente il peso è tutto sulle spalle di Cilic: Ivo Karlovic ha detto addio alla sua nazionale e se Marin non è in giornata, le speranze di qualificazione si riducono al lumicino contro qualsiasi avversario. Dodig non ha grande manualità ma ha un carattere forte, difficile vederlo mollare. Lo penalizzano le scarse doti tecniche. Veic è fuori dai primi 120 e il diciannovenne Pavic è 367. E nessuno dei due si segnala come grande doppista.
Seppi sta vivendo un momento di grande forma, il migliore della sua carriera. Grazie al quarto turno ottenuto a Melbourne, entrerà da lunedì prossimo tra i primi 20 del ranking, precisamente alla posizione numero 18. Da troppo tempo non avevamo un azzurro così in alto in classifica: dobbiamo risalire a Gaudenzi e prima ancora a Camporese. Eppure Andreas avrebbe potuto fare di più nel corso del primo Slam stagionale. Sicuramente stanco dalle maratone a cui l’hanno costretto Istomin e Cilic, è durato solo un set contro il pur modesto francese, annientato nei quarti di finale da Murray. Un’occasione persa, e chissà se e quando ricapiterà. L’ultimo italiano tra gli ultimi 8 a Melbourne rimane Caratti, capace di arrampicarsi fino ai quarti nel 1991. L’altoatesino partirà alla pari contro Cilic mentre giocherà da favorito contro Dodig, sconfitto da Andreas in entrambi i precedenti.
Il secondo singolarista è Fognini. Il 2013 non è iniziato in modo positivo per il ligure, eliminato al primo turno dell’Australian Open da Bautista Agut in cinque set. Fabio non offre garanzie di alcun tipo, il suo tennis è troppo umorale. Tuttavia se i pronostici gli sono avversi contro Cilic, non è così contro Dodig: la sfida tra numeri 2 è quantomeno alla pari. Se dovesse servire, è probabile che venga impiegato anche in doppio, in coppia con Bolelli o con Seppi. Lorenzi sarà spettatore non pagante, a meno di clamorose sorprese.
L’ultima vittoria dell’Italia nel World Group risale al 1998, quando riuscimmo a sconfiggere 4-1 gli Usa in semifinale per poi perdere contro la Svezia in finale (fu fatale l’infortunio occorso a Gaudenzi che lo costrinse al ritiro nel primo singolare).
I precedenti dicono Croazia, uscita vincitrice in entrambi i confronti. Nel 2001 furono decisive le due sconfitte di Luzzi contro Ivanisevic e Ljubicic. Nel 2008, la sfida si risolse al quinto singolare quando Ancic sconfisse in tre set Bolelli. Ma stavolta ci sono tutte le premesse per invertite la tendenza.
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