
COPPA DAVIS: PREVIEW QUARTI DI FINALE
TENNIS – Smaltita la sbornia tennistica di Wimbledon, il circuito maschile si ferma quasi completamente (si sta giocando il torneo della Hall of Fame a Newport) per una settimana e lascia spazio ai quarti di finale di Coppa Davis. Le otto nazionali rimaste in gara si giocano i quattro posti per le semifinali che si disputeranno poi nella settimana immediatamente successiva allo Us Open. Da venerdì a domenica, scendono in campo Gran Bretagna-Francia, Australia-Kazakhstan, Argentina-Serbia e Belgio-Canada. Curiosamente solo un top ten sarà presente al terzultimo atto della massima competizione tennistica a squadre: Andy Murray. Del resto, soltanto due, tra i primi 10 giocatori al mondo fanno parte delle migliori 8 nazionali. Vediamo nel dettaglio il programma del weekend dedicato all’insalatiera.
Gran Bretagna vs Francia. La prima sfida sul tabellone è anche quella che sulla carta è più interessante. Non ci spostiamo da Londra e dall’erba, ma lasciamo l’All England Club, per tornare sui prati del Queen’s Club, dove poco meno di un mese fa si è disputato il torneo di categoria 500, vinto da Andy Murray. Proprio lo scozzese sarà il leader della formazione britannica, chiamata a compiere l’impresa contro l’armata francese. Andy è l’unico tra i sudditi di sua maestà ad essere ricompreso tra i primi 50 giocatori al mondo, visto che l’altro singolarista è James Ward, numero 89. Completano la squadra il fratello di Andy, Jamie, recente finalista a Wimbledon in doppio, che probabilmente farà coppia nella specialità con l’altro convocato: Dominik Inglot. Di tutt’altro spessore il team francese capitanato da Arnaud Clement. Tre sono i top 15 in squadra (Gilles Simon, Jo Wilfried Tsonga e Richard Gasquet), che si contenderanno i due posti da singolarista e quello in doppio a fianco di Nicolas Mahut. Probabilmente Clement potrebbe optare per Simon e Gasquet (ottimi a Wimbledon) in singolare e Tsonga in doppio. I precedenti dicono 11-9 per i britannici, ma le due nazionali non incrociano la racchetta dal 1992. Quest’anno parte favorita la Francia, ma se Murray conquista due punti, allora sarà decisivo il doppio e lì tutto potrebbe accadere.
Australia vs Kazakistan. Si gioca sull’erba anche a Darwin in Australia, dove i padroni di casa affrontano la nazionale che ha messo fine alla corsa dell’Italia. Kyrgios, Kokkinakis e un forte doppio come quello composto da Groth ed Hewitt, eventualmente spendibili da Wally Masur anche in singolare, sembrano un team inattaccabile, sul verde, per la compagine ex sovietica, che si affida al solito duo Kukushkin – Golubev, ai quali si aggiungono il carneficie degli azzurri Nedovyesov ed il giovane Popko. Non ci sono precedenti, ma il pronostico appare decisamente chiuso dalla parte degli australiani, con i kazaki che probabilmente dovranno ancora attendere per la prima storica semifinale.
Argentina vs Serbia. Senza le due stelle più luminose, Argentina e Serbia si trovano di fronte sulla terra rossa del Tecnopolis di Buenos Aires, per il terzo confronto tra le due nazionali (1-1 il bilancio). L’albiceleste deve ovviamente rinunciare a Del Potro e si affida al numero 22 del mondo Mayer, affiancato dai solidi Schwartzman (69), Delbonis (77) e Berlocq (145). Quattro cagnacci insomma, che renderanno insieme al caldissimo pubblico, la vita durissima ai campioni del 2010, che senza Djokovic si affidano al sempre più redivivo Troicki, numero 20 del mondo e al giovane Lajovic. Torna nella squadra anche Janko Tipsarevic, ma è difficile pensare che Obradovic possa rischiarlo in singolare, visto le poche partite nelle gambe dell’ex top ten. Più probabile che la carta Tipsarevic possa venire giocata in doppio, insieme all’eterno Zimonjic. Il pronostico alla vigilia è davvero complicato, possibile un epilogo al quinto match.
Belgio vs Canada. Le assenze tra la squadra della foglia d’acero, fanno del Belgio la nazionale maggiormente favorita sull’avversario, nella corsa alle semifinali. Sulla terra dello Sportpark Krokodiel di Ostend Goffin, Darcis, Bemelmans e Koppejans, partono nettamente favoriti contro i canadesi privi dell’asse portante della squadra, composta da Raonic e Pospisil. Senza le due stelle, a cercare di spingere la carretta verso quella che sarebbe un’autentica impresa ci saranno Dancevic (numero 272), Peliwo (491) ed il doppista veterano Nestor. Chiude il quartetto lo sconosciuto Shamashdin, altro doppista di livello medio basso. Con queste premesse, le possibilità per il Belgio di vendicare la sconfitta nell’unico precedente disputato addirittura 102 anni orsono, sembrano essere veramente alte.
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