
FINALE DAVIS: QUALE CITTA’ ?
Roma – Per la sesta volta nelle ultime 11 edizioni, a contendersi la coppa Davis ci sarà la Spagna, una nazione ricca di fenomeni, che nell’ultimo decennio ha praticamente dominato questo evento. Quattro trionfi,(2000, 2004,2008,2009), e una sconfitta, (2003), per le furie rosse, ancora affamati di vittorie. Come nel 2008, l’avversario dal 2 al 4 dicembre prossimi sarà l’Argentina di Juan Mrtin Del Potro e David Nalbadian. 3 anni fa l’armada spagnola andò a conquistare il titolo direttamete a domicilio sul veloce di Mar Del Plata, mentre adesso Rafa Nadal e compagni potrebbero festeggiare in casa. Se la superficie di gioco sembra già essere scontata,(terra ndr), la federazione spagnola deve ancora decidere a quale citta affidare l’evento, pronunciandosi il 7 di ottobre prossimo. Diverse le candidature più o meno serie, ma la lotta sembra ormai a due tra Valencia e Siviglia.
Esordio per Valencia? Negli ultimi anni i parametri dell’ITF hanno in un certo senso agevolato la scelta delle città, in quanto viene richiesta una “mayor city”, con un impianto rigorosamente al coperto, un minimo di 12 mila posti a sedere, un aeroporto internazionale e diverse strutture ricettive adeguate all’evento. Scartata subito l’ipotesi Barcellona, con la città catalana gia protagonista nel recente passato dei successi del 2000 e l’ultima nel 2009. In tal senso la prima ad avanzare la sua candidatura è stata Valencia, terza città di Spagna e sempre più in crescita sul fronte sportivo con parecchi mega eventi organizzati negli ultimi anni, come la coppa America di vela o il gran premio di formula 1. La struttura più accredita sembra essere il velodromo Luis Puig, capace di 15 mila posti a sedere, mentre l’alternativa potrebbe essere uno stadio del tennis ricavato al’interno dei padiglioni fieristici di Valencia. Fatto sta che la città è pronta ad ospitare la sua prima finale di coppa Davis, come ha affermato anche il vice presidente del comitato tennistico della comunità valenciana Juan Olivier:La città ha già consegnato il dossier completo per la candidatura alla RFET. La nostra organizzazione ha lavorato per due mesi per assicurarsi che tutte le condizioni venissero soddisfatte, e crediamo che la nostra città meriti l’assegnazione della finale a coronamento di un percorso che ha visto uno sviluppo costante dei nostri club, dei nostri giocatori e per il movimento di base”.
Le altre candidate. Dietro Valencia prova a farsi largo Siviglia, che ha presentato ufficialmente la sua candidatura pochi giorni fa. La città andalusa, oltre a soddisfare tutte le richieste dell’ ITF, puo vantare già l’esperienza di una finale, quella vinta nel 2004 sugli USA nel meraviglioso stadio della Cartuja, davanti ad oltre 25 mila spettatori, un vero record per la coppa Davis. Lo staff organizzativo ci crede, diffondendo i primi spot promozionali sull’evento. C’è chi invece ha pensato subito a disputare la finale alla caja magicà di Madrid, come Feliciano Lopez. Il tennista di Toledo si è sbilanciato, affermando senza mezzi termini che giocare a Madrid sarebbe fantastico. Anche se la capitale ha tutto per poterla organizzare, non è ben vista però dal capitano Albert Costa, che preferisce rimanere a livello del mare. Giocare in altura infatti, non giova ai suoi ragazzi e potrebbe addirittura favorire gli avversari con un ritmo di palla molto più rapido.
Canarie scartate. Un sondaggio era stato fatto anche da Tenerife e dalla comunità delle isole canarie, provando addirittura a far giocare il match all’aperto. La federazione spagnola, insieme all’ITF, ha di fatto cestinato la proposta, anche perchè in tutto l’arcipelago non esiste attulamete un impianto per un simile evento, e in più manca un aereoporto adeguato e diverse strutture ricettive.
Malaga rinuncia. E’ arrivata invece, direttamente dal sindaco, la comunicazione ufficiale del ritiro della candidatura di Malaga, che nel 2003 ospitò una semifinale proprio contro i sudamericani. Problemi logistici e un impianto troppo piccolo, hanno di fatto fermato le ambizioni della città andalusa. “ Sono desolato di dover rinunciare ad organizzare questa finale – esordisce il sindaco -la nostra comunità proprio a dicembre si animerà di grandi eventi, che di fatto impiegano già tutte le nostre risorse fisiche ed economiche. La nostra è una città in crescita – conclude De La Torre – e sono sicuro che nel futuro sapremo ospitare al meglio eventi del genere”
E’ lo sport che mi piace di più e che seguo volentiri e spesso quando lo trsmettono su Skay, è appasionante e faccio il tipo sia per i tennisti italiani che per qualcuno straniero di mio gradimento traui Federer.