
DAVIS, SEMIFINALI: RIFLETTORI SU MURRAY, GOFFIN GUIDA IL BELGIO
TENNIS – Meno di 24 ore alla partenza ufficiale delle semifinali di Coppa Davis. Sono rimaste in quattro, solo una è testa di serie e giocherà anche in trasferta: l’Emirates Arena di Glasgow e la Forest National di Bruxelles ospiteranno i quattro singolari del venerdì, con una bilancia che rischia di pendere immediatamente dalla parte dei padroni di casa.
Gran Bretagna contro Australia è la prima delle due sfide, quella della parte alta. La Union Jack sventola sotto la testa di Andy Murray, che darà il via alle operazioni contro Thanasi Kokkinakis. Una sfida sulla carta a senso unico, ma la truppa ospite ha già dimostrato di essere una compagine temibile nei turni precedenti. Il caso-Wawrinka, che di riflesso (ma non troppo) ha colpito anche il tennista australiano, potrebbe dare maggiore tranquillità allo scozzese e maggior tensione al suo avversario, ma l’occasione di arrivare in finale è fondamentale sia per una che per l’altra Nazionale. L’altro confronto di giornata mette di fronte Daniel Evans e Bernard Tomic: in questo caso, stando ai pronostici, il vantaggio dovrebbe essere per l’eterna promessa Aussie, ma la testa potrebbe giocargli brutti scherzi. Opportunità ghiotta per il giocatore di Birmingham, il cui approccio al match dipenderà inevitabilmente dall’esito di quello precedente. L’Australia conduce 8-4 nei precedenti con la Gran Bretagna, ma a Glasgow sarà durissima.
L’altra finalista dell’insalatiera uscirà dal testa a testa tra Belgio e Argentina. A fare gli onori di casa è il talento più promettente della compagnia, quel David Goffin chiamato alla consacrazione nella prossima annata. Il tennista di Liegi affronterà Federico Delbonis, altro elemento che durante la stagione in corso ha dimostrato numeri interessanti. Ovviamente, la presenza del belga tra i primi quindici del ranking mondiale lascia intendere un gap rassicurante, ma i sudamericani sono gli unici ad avere il titolo di testa di serie e non vanno sottovalutati. Seconda sfida in programma è quella tra Steve Darcis e Leonardo Mayer, veterani del circuito. Anche in questo caso, il risultato del primo incontro metterebbe con le spalle al muro uno dei due protagonisti: entrambi sono consci dell’importanza della semifinale e la differenza di ranking (venticinque posizioni a favore dell’argentino) non può rappresentare una discriminante come nel primo incontro. Secondo confronto tra le due Nazionali, che tornano ad affrontarsi dopo 67 anni: nel 1948, il Belgio si impose 3-2 nel secondo turno.
Quattro match intriganti, dunque, per aprire la programmazione delle semifinali. L’Australia cerca un successo che manca dal 2003, la Gran Bretagna latita dai tempi di Fred Perry. L’Argentina punta alla quinta finale della sua storia, con l’auspicio di dimenticare le quattro sconfitte precedenti, mentre il Belgio non centra una qualificazione in finale dal 1904, persa proprio contro i britannici.
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