
FERRU-DELPO AGO DELLA BILANCIA
Siviglia (Spagna). David Ferrer non lo ammette, ma dentro di sè, molto probabilmente, lo sa benissimo. Nella conferenza stampa andata in scena immediatamente dopo il sorteggio della finale di Coppa Davis (la seconda e ultima prima dell’inizio delle gare), il numero due della formazione spagnola ha spiegato di non ritenere più importante degli altri il suo singolare di domani contro Juan Martin Del Potro, nonostante la sfida appaia agli occhi di tutti come un vero e proprio ago della bilancia. La situazione di 1-1 al termine della prima giornata sembrerebbe infatti l’unica possibilità per gli argentini di continuare a credere nel successo, in quanto molto probabilmente Rafael Nadal saprà garantire ai suoi due punti, mentre le altre tre sfide (seppur comunque difficilissime) appaiono leggermente più aperte.
“Non credo che la mia partita di domani sia più importante delle altre – ha dichiarato ‘Ferru’ – anche se a livello di motivazioni sarà molto diverso chiudere la giornata con un punteggio piuttosto che con un altro”. Giocare contro Juan Martin Del Potro – ha continuato – non sarà per niente facile. È un grandissimo giocatore, che serve molto bene e ha nel diritto un’arma importantissima, con la quale spesso comanda lo scambio. Servirà sicuramente una delle mie migliori prove, ma sto bene, e sono fiducioso. Giocare il secondo match – nonostante per me non cambiasse molto – può comunque rappresentare un vantaggio, in quanto potrei scendere in campo con la Spagna in vantaggio per 1-0″.
“Il nome del mio avversario di domani mi era piuttosto indifferente, sono tutti di ottimo livello”, ha invece spiegato Rafael Nadal, il cui incontro con Juan Monaco darà il via alla competizione. L’importante – ha proseguito ‘Rafa’ – sarà cercare di aprire la sfida con una vittoria, in modo da portare subito la Spagna in vantaggio, e permettere a David (Ferrer, ndr) di scendere in campo con meno pressione addosso”. Tornando a parlare del suo avversario, invece, il tennista di Manacor ha detto: “sfiderò un giocatore solido, ottimo dal punto di vista fisico, e dotato di un grande tennis, e perciò mi aspetto una sfida molto serrata. Io sono pronto per lottare e correre su ogni palla: dopo le Atp Finals di Londra non mi sono preso nemmeno un giorno di pausa per arrivare nella forma migliore, e mi sono allenato il più possibile. Ma non definitelo un punto già fatto, perché non è ancora così“.
Interrogato successivamente su quali fossero i ricordi che porta con se della finale giocata proprio a Siviglia nel 2004 (e vinta per 3-2 sugli Stati Uniti), ‘Rafa’ ha così risposto: “è sicuramente stata una delle più belle soddisfazioni della mia carriera. Avevo appena 18 anni, e la partita vinta contro Andy Roddick fu allora il mio successo più importante. La ricordo con molto piacere, anche se non penso sia stato uno dei punti di svolta della mia vita tennistica, in quanto la Davis è una manifestazione a squadre, ben diversa dai singoli tornei. La mia speranza è quella di poter conquistare nuovamente l’insalatiera d’argento, e sia io che i miei compagni faremo di tutto per regalarci e regalare ai tifosi l’ennesima soddisfazione“.
Terminata la conferenza degli spagnoli, è toccato agli argentini, e in particolare a ‘Pico’ Monaco, rispondere alle domande dei giornalisti. “È per me un grande onore poter scendere in campo per primo a difendere i colori della mia squadra. Ma non c’è affatto da sedersi sugli allori, in quanto domani mi aspetta un match molto difficile, contro un grande amico che diventerà un temibile avversario”. Dopo di lui è stata la volta di David Nalbandian, apparso per niente indispettito dalla decisione di Tito Vazquez di lasciarlo in panchina nella prima giornata: un comportamento che avvalora ancor di più la tesi di una decisione presa di comune accordo con il capitano. “Ogni sfida di Coppa Davis è differente, e io questa volta non giocherò nella prima giornata, ma esordirò dal doppio. Quest’anno ho giocato appena un match, perdendolo, ma mi sono allenato molto e in coppia con Schwank mi sono trovato a mio agio. Siamo pronti per giocare e vincere“.
La parola, ora, passa al campo. Oggi pomeriggio (fino alle 19.30) le ultime sessioni di allenamento, domani il via agli incontri. All’Estadio Olimpico Naciònal di Siviglia, è previsto il tutto esaurito, con circa 2000 tifosi arrivati dall’Argentina per sostenere i propri beniamini.
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