
ERRANI E VINCI, IL BIS NON ARRIVA
Tennis. Parigi (Francia). Nulla da fare per Sara Errani e Roberta Vinci. Dopo quello di Roma, la coppia numero uno al mondo non riesce a confermare nemmeno il titolo al Roland Garros, cedendo in finale alle russe Ekaterina Makarova ed Elena Vesnina per 7-5 6-2 in un’ora e 38 minuti di gioco.
Favorite alla vigilia, sia dalla classifica, sia dai quattro precedenti che le avevano sempre viste vincitrici contro la coppia russa, le nostre portacolori hanno pagato caramente una giornata molto negativa per entrambe. Sempre indietro nel punteggio, le azzurre non sono mai state in grado di cambiare marcia. Pessimo il rendimento delle nostre in quasi ogni fondamentale, a cominciare dal servizio, perso per sette volte in dieci turni di battuta, passando per le volee, che soprattutto Roberta Vinci ha sbagliato davvero in quantità industriale (cosa molto strana per una tennista così dotata tecnicamente come la tarantina). Nel primo set, Makarova e Vesnina ci mettono quasi un’ora per capitalizzare la loro superiorità, chiudendo 7-5, non prima di aver sciupato per tre volte un break di vantaggio e una prima possibilità di servire per il parziale. Più rapida la seconda partita, con le nostre in confusione totale e mai in grado di tenere il proprio turno di battuta, se si eccettua il primo game, nel corso del quale comunque la Errani ha dovuto salvare una palla break. Per la coppia russa si tratta del primo Slam in carriera. Una bella rivincita soprattutto per la Vesnina, che in passato aveva perso ben tre finali di specialità in altrettanti tentativi a livello major.
Sempre e solo Bryan. Va alla miglior coppia del mondo il doppio maschile. I gemelli Mike e Bob Bryan hanno battuto in finale la coppia francese formata da Nicolas Mahut e Michael Lodra, mettendo fine al sogno di rivedere un team tutto transalpino vincitore nel torneo di doppio del Roland Garros, per la prima volta dal 1984, quando a trionfare furono Yannick Noah ed Henri Leconte. I due fratelloni americani hanno avuto la meglio al termine di una partita bellissima vinta per 6-4 4-6 7-6(4). Tanti rimpianti per i francesi (Mahut è scoppiato in lacrime durante la premiazione), che nel terzo set avrebbero meritato ai “punti” e che nel tiebreak erano avanti per 4-2. La coppia americana festeggia così il quattordicesimo titolo slam in carriera (secondo Roland Garros, dopo quello del 2003) e mantiene in vita la speranza di completare il grande slam nel 2013.
Garin e Bencic, le stelle del futuro. Indicazioni importanti arrivano anche dai tornei juniores, che mettono in copertina due nomi che in futuro potremmo sentire pronunciare davvero spesso. Tra i ragazzi, il successo è andato a Christian Garin, 17enne cileno, già presente in classifica Atp al numero 521 e con un successo a livello di circuito maggiore, conseguito lo scorso febbraio a Vina Del Mar. Il nativo di Santiago ha demolito in finale il tedesco Alexander Zverev, fratello di Misha e vincitore del Bonfiglio 2013. 6-4 6-1 il punteggio in favore del cileno in finale. Per l’Italia il migliore è stato Gianluigi Quinzi, fermatosi ai quarti al cospetto di Nicola Milojevic, testa di serie numero due. Tra le donne brilla invece la stella di Belinda Bencic, anche lei vincitrice del Bonfiglio qualche settimana fa e probabile stella del domani. La svizzera, classe ’97, allenata dalla madre di Martina Hingis e già numero 366 del mondo, ha dominato in finale la tedesca Antonia Lottner per 6-1 6-3.
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