
FEDERER E LA DAVIS ANCORA LONTANI
Situazione abbastanza particolare quella si sta creando all’interno della squadra di Davis svizzera. Gli elvetici saranno impegnati nel primo turno del 2013 con la Repubblica Ceca, finalista del 2012, e la Federazione Svizzera ha deciso di spostare l’incontro da Basilea a Ginevra, poiché Roger Federer aveva rivelato che giocare nella sua città natale gli mette troppa pressione.
C’è però un piccolo particolare in questa storia: l’attuale numero 1 al mondo non ha ancora dato la sua disponibilità per giocare la sfida contro Tomas Berdych & Co.
“Non riesco davvero a capirlo – ha dichiarato Stanislas Wawrinka – Non credo che riusciremo a convincerlo” ha detto invece Marco Chiudinelli. I due compagni di Re Roger, e in particolare il primo, iniziano ad essere abbastanza seccati dal suo comportamento. In effetti il vincitore di 17 prove del Grand Slam continua a programmare con largo anticipo quali tornei disputare nell’arco della stagione successiva, o anche quelli di due stagioni dopo, lasciando però sempre dubbi sulla sua partecipazione alla più importante competizione tennistica a squadre.
L’agente di Roger Tony Godstick segue ovviamente la stessa linea dello svizzero, dicendo che bisogna aspettare ancora un po’ prima di decidere: “Abbiamo intenzione di aspettare e vedere”.
Il clima che si sta creando non è quindi quello adatto per affrontare una sfida così importante contro un avversario molto attrezzato. Il rapporto di Federer con la Davis, tuttavia, non è mai stato idilliaco, e la sensazione continua ad essere questa. Non è una competizione di primaria importanza per lui, e non lo ha mai nascosto.
Però, arrivato a 31 anni, e avendo vinto tutto quello che c’era da vincere ad esclusione delle Olimpiadi – dove ha comunque conquistato l’oro in doppio nel 2008 e l’argento in singolare nel 2012 – forse concentrarsi per una stagione in Coppa Davis non sarebbe una cattiva idea. Probabilmente è quello che ha provato a fare in questo 2012, anche se le cose non sono andate nel migliore dei modi, con lo 0-5 subito in casa contro gli Stati Uniti.
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