
FEDERER E STAN, DOPO IL TRIONFO IN DAVIS C’E’ LA RETROMARCIA?
TENNIS – La partecipazione alla prossima Davis Cup del duo, che ha portato la Svizzera sul tetto del mondo solo pochi mesi fa, formato da Roger Federer e Stan Wawrinka potrebbe non essere poi così tanto sicura. La piccola nazione transalpina dovrà difendere il titolo conquistato a novembre in casa della Francia finalista, ma i due top players rossocrociati, proprio nelle interviste a Melbourne dove sono attualmente impegnati agli Australian Open sono parsi molto dubbiosi circa la loro prossima presenza nei match ufficiali.
Federer, che ha guidato la sua nazione al trofeo prenderà una decisione sul competere o meno tra pochissime settimane, praticamente a ridosso del match che la sua nazionale giocherà contro il Belgio. Motivi di questo presunto ‘ripensamento’? Nonostante l’ex numero uno del mondo stia giocando un tennis paradisiaco, la sua carta d’identità purtroppo non mente e dice trentatrè primavere, forse troppe per rischiare un doppio impegno senza contare le fatiche degli spostamenti aerei da un torneo all’altro. L’obiettivo attuale è quello di vincere un altro titolo agli Australian Open, manifestazione vinta nel 2010.
“La Coppa Davis? Viene dopo. In questo momento sono qui a Melbourne, concentrato per disputare un grande Australian Open”, ha detto il 17 volte campione del grande slam. “Ci penserò dopo questo Slam, non è facile ricominciare tutto daccapo dopo aver vinto un titolo che cercavo da quindici anni. Sto solo parlando con il capitano (che è anche il suo allenatore, Severin Luthi) in questo momento, cercando di capire cosa sia la cosa giusta da fare sia per me che per lui. Dopo di che, sceglierò il da farsi molto più probabilmente deciderò dopo gli Australian Open”.
Sul tennista di Basilea pesano dunque gli anni e forse la voglia di preservarsi fisicamente per appuntamenti maggiormente stimolanti. Sulla stessa lunghezza d’onda pare esserci anche Stan Wawrinka. Il tennista vodese, campione in carica proprio agli Australian Open nonchè dello scorso torneo Masters 1000 a Monte-Carlo, non promette di esserci lasciando, però, forse qualche spiraglio maggiore del più blasonato ‘collega’. “Dovevo scegliere durante la sosta ma non ho preso nessuna decisione. Devo capire cosa posso ancora dare. Vincere un titolo così atteso e poi riprovare a farlo non è cosa semplicissima. Le motivazioni e la testa come sappiamo sono una delle componenti principali del nostro sport ed il fatto che non abbia ancora scelto mi fa ulteriormente riflettere. Certo non posso dimenticare la gioia, le lacrime, la festa e l’emozione nel vedere un’intera nazione festante dopo il trionfo di Lille”.
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