
FERRER: “CRISI POLITICA? LA SPAGNA È VIVA”
TENNIS – Che David Ferrer abbia già deciso cosa fare, una volta appesa la racchetta al chiodo? Difficile immaginare un lottatore come lui in giacca e cravatta, accomodato su una sedia. La conferenza postpartita dopo il successo ad Acapulco, però, dimostra che il vincitore del torneo è anche estremamente attento alle vicende politiche spagnole, attualmente molto dinamiche ed incisive in tutti gli strati della popolazione.
A margine della vittoria su Nishikori, il tennista iberico si è cimentato anche in una discussione di carattere sociale, incentivato dalle domande degli organi di stampa: “La crisi che sta colpendo diverse zone europee, nel mio caso particolare mi riferisco alla Spagna, accentua l’interesse politico dei cittadini. Tutti gli strati della popolazione si stanno mobilitando per comprendere il cambiamento socio-economico in atto, dimostrando di voler partecipare attivamente a quanto sta avvenendo. I miei connazionali sono diventati progressivamente sempre più attenti a queste vicende, la democrazia è più partecipata e la classe politica non può esercitare a proprio piacimento. Sono orgoglioso degli spagnoli“.
Stanno emergendo movimenti giovanili che tendono a scuotere i cittadini meno attivi: “Questa è un’ottima iniziativa – ha detto Ferrer – perchè è necessario rendersi immediatamente conto di poter ricoprire un ruolo importante in ambito politico. Le difficoltà economiche della Spagna sono sotto gli occhi di tutti e io non sono immune, pur essendo in tour: quando torno dalla mia gente, vedo amici e conoscenti che fanno fatica a trovare una sistemazione salda dal punto di vista lavorativo. Questo mi sconvolge parecchio e spero che ci si possa mobilitare per migliorare la condizione sociale. Il mio è un mondo irreale“.
Infine, dopo l’excursus politico, si torna sui binari della vittoria contro Nishikori: “Sono molto contento per aver raggiunto quest’obiettivo, sia perchè sono molto affezionato al torneo di Acapulco sia perchè mi sono imposto contro un top ten consolidato come Kei. Lo ritengo un ottimo risultato e spero di poter continuare sulla stessa lunghezza d’onda anche nelle prossime settimane. Ho sentito l’incoraggiamento del pubblico, sono stati sette giorni fantastici“.
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