
FERRER E ALMAGRO, DERBY SPAGNOLO AI QUARTI
Tennis. Melbourne (Australia). Un match e mezzo. Tanto è bastato questa notte per far venir fuori il primo quarto di finale dell’Australian Open 2013. Quarto che vedrà in scena l’ennesimo confronto fratricida tra gli attuali tennisti di punta, in mancanza di Rafael Nadal, della squadra di Davis iberica finalista lo scorso anno. Un match e mezzo o due mezzi match. Sì perchè David Ferrer impiega davvero poco ad avere ragione di un Kei Nishikori apparso propositivo a sprazzi in una gara che sulla carta doveva essere più tirata per il tipo di gioco messo in campo dai due contendenti. Come poteva essere un grandissimo incontro quello tra Nicolas Almagro e Janko Tipsarevic, ma anche questo ha deluso le aspettative a causa del ritiro del serbo per infortunio. Morale della favola quarto di finale tinto di rosso tra due dei tennisti in più in forma visti in questa prima settimana di Slam. Andiamo ad analizzare le partite.
David è un treno. E raggiunge facilmente il suo quinto quarto di finale consecutivo a Melbourne. Vittoria che non si può dire sia stata sudata: ‘Ferru’ ha impiegato poco più di due ore per superare il suo avversario imponendosi con un nettissimo 6-2 6-1 6-4. Ci si attendeva una vera e propria battaglia tra i due velocisti del circuito, o quanto meno una gara un pò più combattuta. Per non parlar del fatto che il ventitreenne giapponese nei precedenti tre incontri con lo spagnolo aveva trionfato in due (illustri) occasioni: agli Us Open del 2008, quando era ancora un ragazzino di primo pelo, e poi alle ultime olimpiadi; per Ferrer invece una sola vittoria sul cemento di Tokyo. Tante le motivazioni in campo dunque, oltre al quarto di finale in palio. Nishikori però parte sottotono regalando di fatto i primi due set ed entrando in partita solo alla fine quando per recuperare sarebbe servito un miracolo, oppure Djokovic. E dire che l’inizio di partita è stato promettente con scambi lunghi ed entusiasmanti in cui il tennista giapponese ha cercato anche di mettere un pò di pressione in più all’avversario aumentando le discese a rete in fase di risposta. Il numero 5 del mondo però non si è fatto intimidire, figurarsi, mostrandosi come al solito solidissimo e non concedendo nulla. Il suo avversario infatti è sì aggressivo, ma al contempo molto falloso: 22 gratuiti nel primo set sono molti soprattutto se quello che hai di fronte in tutto ne fa 6. Prevedibile conseguenza di tutto ciò sono i due break consecutivi che l’iberico si aggiudica chiudendo il primo parziale 6-2. Nel secondo Nishikori accusa il colpo mentre la furia spagnola aumenta l’intensità di gioco issandosi 5-0 in 22 minuti. A nulla vale la riscossa che porta l’attuale numero 18 del mondo sull’1-5 e 0-40 con tre palle break a disposizione, perchè ‘Ferru’ tiene il servizio ed approfittando di un altro paio di regali dell’avversario conclude anche il secondo parziale 6-1. Il terzo set si apre come si era concluso il secondo con un l’ennesimo break di Ferrer che provoca una certa frustrazione nel numero uno giapponese il quale però proprio quando tutto sembrava perduto cerca di rifarsi sotto recuperando il break di svantaggio e dando finalmente vita ad una battaglia entusiasmante con scambi lunghi e brillanti che lo portano per la prima volta a condurre 4-3. Il nono gioco durato 10 minuti è senz’altro il più spettacolare ed anche quello decisivo: dopo un lungo tira e molla Ferrer riesce a spuntarla e a strappare il servizio all’avversario andando a servire per il match. Ci sarà ben poco da fare perchè lo spagnolo non fallisce l’opportunità approdando ai quarti.
Tallone d’Achille. O di Janko come richiederebbe il contesto. È sempre un gran peccato quando un match, che prometteva scintille, viene chiuso anzitempo causa infortunio. Un problema al piede infatti ha impedito a Janko Tipsarevic di portare a conclusione la gara valida per gli ottavi di finale contro Nicolas Almagro che in tal modo accede per la prima volta in carriera al gruppo dei migliori otto del torneo. I due tennisti arrivavano all’incontro di oggi in un ottimo stato di forma: ‘Nico’ doveva, e deve tuttora, ancora perdere un set mentre ‘Tipsi’, sebbene sia stato protagonista di un paio di maratone ed avendo totalizzato quasi undici ore di permanenza in campo, affermava di essere ancora fresco e tonico, pronto per un nuovo impegnativo incontro. Un solo confronto tra i due, anche abbastanza recente, risalente agli ultimi Roland Garros quando Almagro fece prevalere la sua maggior destrezza sulla terra imponendosi in tre set. Il momento chiave del match è il settimo game del primo set quando il serbo, sotto 4-2, durante l’azione di gioco è costretto ad un repentino cambio di direzione che gli costa l’infortunio al tallone sinistro. Sul 5-2 viene richiesto il medical time-out, ma il problema non accenna a risolversi. Lo spagnolo chiude il primo parziale 6-2 e continua a martellare da fondo campo l’avversario conquistandosi due break nel secondo set. A quel punto, lo score diceva 6-2 5-1, Tipsarevic che non ne ha più saluta tutti spianando all’avversario la strada per il quarto di finale.
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