
ORGOGLIO AZZURRO
Hobart (Australia) – La seconda e ultima giornata del primo turno di Fed Cup tra Australia e Italia regala le più intense soddisfazioni ai colori azzurri grazie alla rimonta definitiva contro le “cangure”. La Schiavone, dopo l’opaca prestazione di ieri, ci porta in vantaggio 2-1, piegando per la 3° volta in carriera la resistenza di Sam Stosur. Nella calda Domenica australiana, la leonessa milanese mette in campo le sue migliori doti e come nelle finale del Roland Garros, fa fuori la n.1 locale dopo 2 ore e 33 minuti di dura lotta. A chiudere definitivamente i conti e spingere l’Italia verso la semifinale, ci pensa poco dopo una splendida Flavia Pennetta, che in poco più di 1 ora, liquida in maniera netta la Groth con un secco 6-3 6-2.
Tira e molla. Il match parte subito sul piano dell’equilibrio, con entrambe le giocatrici troppo esperte per concedersi in avvio all’avversaria. L’azzurra non sfrutta 2 palle break in apertura, sprecandone poi altre 2 sul 5-4 in suo favore, che hanno il doppio sapore di una beffa visto che sono anche dei set point. Un errore di Francesca e una bellissima volèe dell’australiana ribaltano le sorti del game, riportando il set in parità sul 5-5. Si viaggia cosi punto a punto arrivando all’inevitabile tiè-break, in cui la Schiavone è bravissima a prendersi qualche buon rischio, scappando subito in avvio e dominando poi la contesa con un secco 7-1. Nel secondo set l’australiana alza il ritmo dello scambio, mentre l’azzurra tira un po’ troppo il fiato, rimanendo attardata nel 4° game, quando concede a 30 il primo break della partita. La Stosur conferma il vantaggio senza grossi patemi, e dopo una breve interruzione per pioggia, chiude i conti sul 6-3.
Ruggito finale.Nel terzo set le percentuali al servizio della milanese calano drasticamente, rischiando grosso già nell’infinito 3° game, durato oltre 10 minuti, in cui Francesca commette 3 doppi falli, concede 5 palle break, ma da vera leonessa ne esce vincitrice, portandosi avanti sul 2-1. Il rendimento al servizio migliora game dopo game, riportando il match sui binari dell’ equilibrio. La Schiavove alza il suo muro difensivo togliedo rapide soluzioni alla sua avversaria, troppo spesso costretta all’errore. Sul 5-4 in suo favore, l’azzurra si procura ai vantaggi ben 3 occasioni per chiudere il confronto, ma nel nel momento peggiore, l’australiana si aggrappa al servizio e con 3 ottime prime riesce a non far scambiare la nostra portacolori, che all prima occasione deve arrendersi al l’aggancio sul 5-5. Ma l’attesa dura appena qualche minuto, perché dopo essere salita rapidamente sul 6-5, Francesca si procura altre 2 palle match, meritandosi il successo al 5° tentativo e portando l’Italia avanti sul 2-1.
Dominio Flavia. Seconda sfida ufficiale tra Pennetta e Groth, con quest’ultima costretta a vincere per alimentare le ultime speranze australiane. Flavia parte col piede giusto tenendo alto il ritmo e gestendo lo scambio a suo piacimento. Il break al 3° game porta l’azzurra sul 4-1, ma deve attendere ancora qualche game prima di scrollarsi di dosso l’australiana, che trova un paio di ottimi spunti per tornare sotto sul 4-3 e servizio. La brindisina capisce che è il momento di non fare regali, concretizzando al meglio una nuova palla break e lanciandosi a servire sul 5-3. L’azzurra, sotto 15-30, piazza 3 punti consecutivi e porta a casa un meritatissimo 6-3. Barazzutti dalla panchina capisce che è il momento di chiudere la pratica e al cambio di campo impartisce a Flavia le ultime indicazioni per chiudere definitivamente il confronto. La Groth sente il peso della responsabilità, limitandosi a contenere la buona vena dell’azzurra, senza riuscire mai ad incidere realmente e concedendo in apertura di secondo set 2 break di fila che diventano determinanti. La brindisina sopra 4-2 non molla un centimetro, concretizzando l’89% di punti con la prima di servizio e respingendo al mittente ogni tentativo australiano. La Groth non ha ne la forza ne i mezzi per poter ribaltare la situazione, e punto dopo punto si arrende, permettendo a Flavia di andare a servire per il match sul 5-2. L’azzurra non si lascia pregare e dopo appena 1 ora porta a casa il match e la qualificazione in semifinale.
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