
HALEP PER LA STORIA, JANKOVIC PER IL BIS
TENNIS – Indian Wells (Stati Uniti). Il primo torneo Premier Mandatory della stagione volge al termine con la finale tra la numero tre del mondo Simona Halep e la ex numero uno Jelena Jankovic. Se la rumena era sicuramente una tra le papabili finaliste della vigilia, pur avendo dalla sua parte di tabellone Serena Williams, sicuramente in pochi si attendevano di trovare la serba all’ultimo atto del Bnp Paribas Open di Indian Wells. Il buco di tabellone creato da Flavia Pennetta, che ha eliminato Maria Sharapova, ha permesso alla Jankovic di inserirsi e conquistare con merito e tenacia l’inattesa chance di bissare il titolo conquistato nel 2010, in finale contro Caroline Wozniacki.
La cavalcata californiana di Jelena è la classica bella storia che il tennis spesso regala. La serba, a causa di una lunga serie di infortuni è precipitata in classifica, rispetto alla posizione numero 6 che occupava appena lo scorso anno, e dopo aver paventato lontanamente anche l’idea di ritirarsi, ha ritrovato all’improvviso fiducia e consistenza nel proprio tennis proprio a Indian Wells, giungendo in finale, grazie ad una serie di vittorie sudatissime. A parte i quarti di finale, superati grazie al ritiro di Lesia Tsurenko, la Jankovic ha vinto tutte le altre partite al terzo set, rimondando un parziale di svantaggio quattro volte su cinque. “Non sapevo nemmeno se avrei potuto prender parte al torneo, se sarei stata in grado di correre e muovermi”, ha raccontato la Jankovic, dopo la vittoria in semifinale. “Soltanto tre giorni prima del torneo zoppicavo ancora. È incredibile, quando sono arrivata su questi campi non colpivo una pallina da dieci giorni”.
Anche la Halep era in dubbio prima del torneo, dopo aver ricevuto la notizia della morte del cugino e aver valutato l’opportunità di rinunciare a scendere in campo, per tornare in patria e stare vicino alla famiglia. La rumena si è dovuta sudare la sua seconda finale in un Premier Mandatory della carriera (dopo quella persa a Madrid da Sharapova lo scorso anno) con tre vittorie al terzo set, anche se nessuna in volata. Un’eventuale vittoria a Indian Wells sarebbe il miglior successo della carriera, dopo i due Premier 5, conquistati a Doha nel 2014 e a Dubai poche settimana fa. Ma un trionfo al Bnp Paribas Open farebbe della Halep anche la prima giocatrice capace di vincere tre titoli in questa stagione, la terza a raggiungere quota 20 vittorie e, soprattutto, le consentirebbe di prendersi la vetta della classifica Race, che prende in considerazione soltanto i risultati del 2015, superando Serena, dopo che il raggiungimento della finale le ha permesso di scavalcare Sharapova. Inoltre regalerebbe alla Romania il primo titolo Premier Mandatory della storia.
Quello di oggi, sarà il quinto confronto diretto tra Halep e Jankovic. La rumena comanda per 3-1, ma il bilancio sarebbe potuto facilmente essere favorevole alla serba, che ha sprecato tre match point al primo turno del torneo di Bruxelles nel 2012 e due ai quarti di finale degli Internazionali del 2012. Ecco l’elenco completo dei precedenti:
2010 Us Open 1r – Jankovic d. Halep, 6-4, 4-6, 7-5
2012 Brussels 1r – Halep d. Jankovic, 6-2, 3-6, 7-6(3)
2013 Rome QFs – Halep d. Jankovic, 4-6, 6-0, 7-5
2014 Australian Open 4r – Halep d. Jankovic, 6-4, 2-6, 6-0
La partita si presenta equilibrata ed aperta, anche alla luce della tipologia di gioco piuttosto simile delle due giocatrici. Probabilmente, in questo particolare momento, la Halep ha qualcosa in più qualitativamente rispetto ad una Jankovic che manca da parecchio tempo a questo livello. Tuttavia, la rumena spesso ha dimostrato di subire pesantemente il peso del ruolo di favorita nei tornei importanti e poi la serba occupa la posizione numero 21 del ranking, la stessa che aveva Flavia Pennetta lo scorso anno. Chissà che il 21 non sia proprio il numero fortunato sulla ruota di Indian Wells. L’appuntamento è per le 19 ora italiana, su SuperTennis.
Nella foto, esultanze a confronto tra Halep e Jankovic (www.prosport.ro)
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