
HALEP: “TUTTO CIÒ CHE FACCIO È IN FUNZIONE DEL TENNIS”
Tennis. Simona Halep è stata una delle giocatrici più costanti dell’era moderna, una qualità che gli ha permesso di raggiungere la vetta del ranking WTA.
In occasione della ‘Giornata della Grande Unione’, festa nazionale rumena, l’ex numero 1 del mondo ha spaziato tra una grandissima varietà di argomenti legati alla sua carriera.
“Tutto ciò che faccio quotidianamente è in funzione del tennis. Non vado a letto tardi, non esco perché mi stanco e il giorno dopo non sono al meglio.
La gente non capisce che non funziona ogni giorno allo stesso modo ai massimi livelli.
Dopo una pausa di due o tre settimane, il primo giorno non colpivo un solo cono. Ci vuole pratica. Ciò che fai in allenamento sono le stesse cose che devi fare in partita.
Ho voglia di colpire cento, duecento volte, forse anche più, finché inizio a sentirmi la palla nella mano, finché non sento che non è più la racchetta a connettermi con la palla. Diventa parte di me” – ha dichiarato Halep.
Halep ha vissuto anche dei momenti difficili: “Il momento peggiore della mia carriera è stato quando mi sono dovuta ritirare a causa del dolore. Preferisco non entrare in campo che iniziare e dovermi fermare.
Ma succede che entri con un dolore a livello due e all’improvviso diventa otto, insopportabile, e devi smettere. È frustrante.
I movimenti del tennis sono rischiosi per la colonna vertebrale perché non puoi controllare la velocità alla quale ruoti o quanto ti allunghi per raggiungere una palla.
Ho quattro ernie, non sono facili da gestire; devo rinforzare molto i muscoli vicini alla colonna in modo che tengano i dischi allineati”.
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