
I NODI DI MARTINA HINGIS
TENNIS – Il tennis parla di vincitori e vinti, di imprese e cadute. Di celebrità, di uomini, di donne. E in un mondo che corre veloce, il tennis parla anche di Martina Hingis e della sua ineguagliabile voglia di vincere, stupire, migliorare. E le 36 candeline, che spegne proprio oggi, ne sono la testimonianza. La predestinata nata a Kosice, che ha abbattuto tutti i record da teenager e ha sfiorato il Grande Slam, con una splendida seconda carriera è riuscita nell’ardua impresa di ripetersi in doppio, dove a cavallo tra il 1996 e il 1998 ha vinto tutte e quattro le prove dello Slam.
Dalla collaborazione con Flavia Pennetta, a quella con Sabine Lisicki, l’elvetica ha trovato confidenza con il gioco e ha optato di affidarsi ad una ragazza che, dal 2010, si dedica solo al doppio. Dopo un anno e mezzo di collaborazione con Sania Mirza, la compagna più efficace che abbia mai avuto, Martina ha deciso di interrompere il rapporto professionale più prolifico della sua carriera a causa degli scarsi risultati ottenuti negli ultimi mesi di partnership.
Le due hanno vinto un totale di 14 tornei, di cui 3 dello Slam, e hanno collezionato18 successi consecutivi a cavallo tra gennaio e febbraio. Al Foro Italico hanno ottenuto l’ultimo grande acuto di una collaborazione che, appena prima delle Olimpiadi, si è interrotta in maniera brusca. Martina, che nel frattempo ha sfiorato la sua prima medaglia d’oro alle Olimpiadi in coppia con Timea Bacsinzsky, dopo una parentesi con Coco Vandeveghe, dovrà sciogliere alcuni dubbi. La Martina perfezionista che non accetta altro risultato all’infuori della vittoria.
Con Sania Mirza ha già strappato un pass per le Finals. Quindi gli interrogativi sono almeno un paio: cosa deciderà di fare? A quale compagna di doppio si affiderà per provare a vincere ancora nel 2017? Per la neo 36enne, ancora affamata di vittorie, un bivio molto importante in un momento molto importante. Gli anni passano, le abitudini no.
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