
IL PARK SI GODE FOGNINI
Genova – Gli entusiasmi per la straordinaria tre-giorni di Coppa Davis che ha riportato l’Italia ai quarti di finale dopo 15 anni non si sono ancora spenti e la loro eco continua a riecheggiare soprattutto a Genova, dalle parti di Via Zara, nella sede sociale del Park Tennis Club. Il Sodalizio gialloblu ha potuto festeggiare le super-prestazioni del suo portacolori Fabio Fognini, determinante nel doppio in coppia con Simone Bolelli e nel match di chiusura contro il croato Ivan Dodig. E’ il suo ace centrale, messo a segno dopo quasi due ore di gioco, a regalare alla nazionale di Corrado Barazzutti il punto che vale l’accesso tra le migliori otto nel World Group di Coppa Davis. Un risultato che mancava agli azzurri dall’edizione del 1998, quella culminata con la drammatica finale persa contro la Svezia a Milano.
Vero trascinatore Sono stati tre giorni intensi, quelli vissuti a un Palavela di Torino gremito in ogni ordine di posti, segnati da attese e infortuni. Nella giornata di venerdì Fognini avrebbe dovuto iniziare le ostilità incrociando la racchetta contro Marin Cilic, il numero 1 croato, ma la febbre a 39 lo ha costretto a dare forfait. Barazzutti lo ha sostituito con Paolo Lorenzi, che nulla ha potuto contro il top 15 croato. Ci ha pensato poi Andreas Seppi a ristabilire la parità battendo Ivan Dodig. Nel doppio di sabato il venticinquenne del Park, ancora convalescente, ha giocato un grandissimo match in coppia con Simone Bolelli. Reduci dalla semifinale raggiunta agli Australian Open, i due azzurri hanno lasciato il primo set alla coppia croata Cilic-Dodig per poi ritrovare il tennis messo in mostra a Melbourne e chiudere 6/1 6/3 7/6 al termine di 3 ore e 20 minuti. Un successo che si è rivelato fondamentale per inclinare l’inerzia della contesa dalla parte azzurra, dando anche una importante indicazione su quale sia al momento la coppia più affidabile nel doppio ( nel play-off di settembre contro il Cile la coppia Bracciali-Seppi aveva rimediato una brutta sconfitta contro il non irresistibile duo Aguilar-Capdeville )
Il capolavoro di Fognini è arrivato però nel tardo pomeriggio di domenica, dopo che Cilic aveva avuto vita facile contro Seppi, anche lui debilitato da un virus intestinale. Opposto a Ivan Dodig, Fabio sembrava bloccato dalla tensione della posta in palio, cedendo il primo parziale. Quindi una grande rimonta, con due break ottenuti entrambi al sesto gioco che gli hanno fatto vincere secondo e terzo set. Nel quarto è andato subito avanti 2-0, ma la reazione di Dodig ha portato il parziale sul 4-4. Nel nono game, sul 40-0 a favore del croato, Fognini è stato capace di infilare cinque punti consecutivi e strappare il servizio all’avversario, chiudendo poi il match nel gioco successivo e materializzando i quarti di finale contro il Canada capitanato da Milos Raonic.
Il riposo del guerriero Con l’impresa di Torino per Fognini si può davvero aprire un nuovo capitolo della sua carriera. Per ora si gode la meritata esaltazione mediatica e, soprattutto, gli elogi di Barazzutti: “Questo è un successo che mi riempie di felicità – ha commentato il capitano azzurro – Fabio ha vinto un supermatch, ed è l’ultima tappa di un percorso iniziato tanto tempo fa. Ha portato il punto decisivo e spero possa giocare così anche nei tornei ATP perché ha la stoffa del grande campione». In questi giorni Fognini ha scelto Montecatini Terme per ritrovare le energie psico-fisiche e sottoporsi alle terapie di riabilitazione sotto la supervisione del medico della nazionale Pier Francesco Parra. In vista ci sono gli impegni transoceanici in Brasile, Argentina, Messico e Stati Uniti prima della trasferta canadese, in programma dal 5 al 7 aprile, che potrebbe aprirci le porte della semifinale di Coppa Davis.
Nella foto, l’esultanza di Fabio Fognini al termine del match contro Ivan Dodig
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