
“POSSIAMO BATTERE LA SPAGNA”
Una semifinale che varrà tantissimo. Gli Stati Uniti si preparano a volare in Spagna, a settembre, per affrontare la “armada” nel penultimo round della corsa alla vittoria della Coppa Davis. Con stupore di molti il team statunitense non è stato fermato dagli spaventosi avversari che ha incontrato sulla sua strada: Svizzera e Francia.
Con gli elvetici l’incontro – giocato il 10/12 febbraio – si è chiuso con un nettissimo 5-0, con Stanislas Wawrinka sconfitto da Mardy Fish e Roger Federer battuto da John Isner (il duo svizzero perse poi anche il doppio contro Mike Bryan e Mardy Fish).
Con i transalpini, nel weekend pasquale appena passato, gli americani si sono imposti per 3-2 grazie alle vittorie di Isner su Gilles Simon e Jo-Wilfried Tsonga e dei gemelli Bryan sulla coppia formata da Julien Benneteau e Michael Llodra.
E adesso c’è la Spagna. Gli iberici sono arrivati in semifinale eliminando Kazakhstan e Austria, e probabilmente saranno spaventati dagli Stati Uniti più che dalle squadre battute in precedenza. Sarà una bella sfida per gli americani, che inseguono la vittoria dell’Insalatiera n.33 nella loro storia. I precedenti tra Usa e Spagna sono di cinque vittorie a testa, ma la Spagna ha vinto le ultime due sfide: la semifinale del 2008, giocata a Madrid e terminata con il punteggio di 4-1, e i quarti di finale del 2011, incontro giocato ad Austin, in Texas, e conclusosi con lo score di 3-1. L’ultima vittoria degli Stati Uniti risale ai quarti del 2007, quando gli americani si imposero per 4-1 a Winston-Salem, nel North Carolina.
“Abbiamo avuto il tabellone più complicato che si possa immaginare” ha affermato Jim Courier, capitano del team Usa. “Sono sorpreso di essere ancora in corsa quest’anno. Onestamente all’inizio dell’anno il mio obiettivo era quello di riuscire a restare nel World Group. Contro la Svizzera non pensavamo di vincere, e una volta battuti loro avremmo comunque potuto perdere contro la Francia”.
Invece il n.2 americano John Isner ha sconfitto piuttosto agevolmente due campioni come Simon e Tsonga. “Sconfiggere Jo e Gilles sono state due vittorie straordinarie. Se continuassi a giocare così bene non sarà facile battermi”, ha detto il 26enne di Greensboro.
“Contro la Spagna, sulla carta, è una partita persa”, ha continuato Courier. “Ma non si gioca sulla carta. Dovremo giocarcela sul campo e noi abbiamo tennisti capaci, appassionati e assetati di vittorie. Non saremo i favoriti, ma siamo pronti a giocare”.
Secondo John Isner la sfida contro gli iberici -che potrà avvalersi del n.2 del mondo Rafael Nadal, del n.5 David Ferrer, del n.12 Nicolas Almagro, nel n.15 Feliciano Lopez, del n.19 Fernando Verdasco e del n.26 Marcel Granollers– non sarà affatto impossibile. “Chiunque ci sarà dall’altra parte, con qualunque tipo di condizioni, scendermo in campo con la convinzione di poter vincere. E’ quello che abbiamo fatto nei primi due turni. La gente non pensava che saremmo riusciti a battere la Svizzera. E sicuramente molti non credevano che avremmo eliminato la Francia. Abbiamo affrontato la sfida con molta fiducia ed è andata bene”.
Isner ha ragione, nel tennis niente è impossibile. E il tempo per prepararsi non manca: settembre è ancora lontano.
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