
KHROMACHEVA E DUBARENCO IN RIVA ALL’ARNO
Santa Croce sull’Arno (Pisa) – La prestigiosa rassegna giovanile ospitata dal Tennis Club Santa Croce ha regalato come sempre una settimana di incontri avvincenti tra alcuni dei migliori Under 18 del circuito. Irina Khromacheva da Mosca, 16 anni appena compiuti, si prende la scena confermando i favori della vigilia che ne segnalavano il talento da predestinata accompagnato da una disinvolta personalità. Voci e commenti di chi l’aveva vista giocare nel 2010, numero 1 juniores non ancora quindicenne, e vincere nel 2011 a Beaulieu sur Mer e negli Itf da 10mila dollari di Ribeirao Preto e di Casarano.
Irina su orme illustri “Non mi interessa quale, ma quanto prima voglio vincere uno Slam”, lo slogan ambizioso della Khromacheva promette una seria candidatura a raccogliere l’eredità della connazionale e concittadina Elena Dementieva, ritiratasi lo scorso ottobre dopo avere solamente sfiorato un Major, con le finali perse nel 2004 a Parigi e New York. Anche per l’ex numero 3 delle classifiche femminili, come per Maria Kirilenko o Anastasia Pavlyuchenkova, il “Città di Santa Croce” è stato una tappa d’avvicinamento al grande salto nel circuito Wta, ormai pronto ad accogliere in pianta stabile la sedicenne Irina. “Dal prossimo autunno ci concentreremo esclusivamente sui tornei Itf, in vista dell’ingresso nel Wta”, ha ammesso il coach Olivier Jeunehomme, della “6th Sense Tennis Academy” fondata da Justine Henin. Sulla terra rossa del Cerri la Khromacheva ha impressionato soprattutto nel quarto di finale, quando ha spezzato i sogni di gloria dell’olandesina Indy De Vroome – classe 1996, premiata con la Coppa Beppe Giannoni quale miglior giovane tennista approdata ai quarti – lasciandole appena due giochi. In semifinale si è aggiudicata il derby contro Karolina Schmiedlova – soffrendo appena nel primo set, vinto 7/5 – e ha poi trionfato battendo in finale la slovacca Chantal Skamlova con un perentorio 6/0 6/4. Irina ha fatto il pieno, vincendo anche il doppio in coppia con la ceka Barbora Krejcikova. Il tempo di salire un centinaio di kilometri più a nord e la sedicenne moscovita che dice di ispirarsi a Kim Clijsters domenica scorsa ha vinto anche gli Internazionali di Milano Bonfiglio, niente male…
Dubarenco a sorpresa Nel tabellone maschile spiccavano i nomi del diciassettenne boliviano Hugo Dellien e del coetaneo austriaco Dominic Thiem, vincitore lo scorso anno. Entrambi sono stati invece costretti a salutare già agli ottavi, lasciando spazio al tennis potente del moldavo Maxim Dubarenco, vincitore ai quarti sul nostro Stefano Napolitano. Anche per il ravennate Pietro Licciardi la corsa si è interrotta ai quarti contro il quindicenne serbo Nikola Milojevic, chiudendo le speranze azzurre di ritrovare un successo che manca dal 2007, anno dell’affermazione di Matteo Trevisan. Dubarenco ha infiammato il pubblico santacrocese vincendo una combattutissima semifinale contro il croato Mate Delic, 18 anni implacabile al servizio. Senza storia invece la finale, con il moldavo vincitore 6/2 6/2 su Milojevic. L’edizione 2011 – intitolata come lo scorso alla memoria dello storico dirigente biancorosso Mauro Sabatini e organizzata in collaborazione con Banca Mediolanum, Gyrpoc-Saint Gobain, Goldengas, Nick Winters e Eurotrans – ha visto al via tennisti di 42 Paesi, con 25 atleti tra i primi 50 del ranking mondiale, a conferma dell’altissimo livello tecnico della terza manifestazione juniores sulla terra dopo Roland Garros e Milano Bonfiglio.
Nella foto, Irina Khromacheva premiata dal Sindaco di Santa Croce sull’Arno Osvaldo Ciaponi.
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