
KUKUSHKIN RE A ISTANBUL, GIMENO-TRAVER RADDOPPIA
Tennis. Mikhail Kukushkin, ex numero 49 del mondo, ha invertito la tendenza. Dopo aver perso le ultime due finali disputate – prima a Tanger e poi nel torneo di casa, ad Astana – ha vinto il suo secondo titolo Challenger stagionale a Istanbul (American Express TED Open – $75,000, cemento) battendo nell’atto conclusivo l’ucraino Illya Marchenko – alla sua prima finale quest’anno – con un doppio 6-3. Marchenko non riesce dunque a risollevare una stagione che, nel complesso, ha visto più ombre che luci. Kukushkin, reduce dal terzo turno ottenuto agli US Open, ha giocato un torneo pressoché perfetto, perdendo un solo set nel primo turno. Grazie a questa vittoria il giocatore kazako è salito di 21 posizioni in classifica (124esimo). Presenti all’evento altri due tennisti azzurri, Matteo Viola (testa di serie numero 3) e Flavio Cipolla (numero 6). Il veneziano è stato sconfitto nettamente – e a sorpresa – nel secondo turno dal bosniaco Aldin Sektic, numero 260 del mondo, col punteggio di 6-1, 6-2, mentre Cipolla si è arreso ai quarti di finale contro Garcia Lopez – 6-2, 6-3 il punteggio.
Filippo Volandri, prima testa di serie al Challenger di Banja Luka (€64,000 +H, terra), è stato fermato in semifinale dal 21enne argentino Diego Schwartzman, numero 137 del mondo e quarta testa di serie. Il sudamericano si è imposto col punteggio di 6-2, 6-4 in meno di un’ora e venti, ma poi non è riuscito a chiudere in bellezza il torneo. Nell’atto conclusivo ha infatti prevalso lo sloveno Aljaz Bedene, che ha centrato la settima vittoria in carriera a livello Challenger (la seconda stagionale) superando il suo avversario col punteggio di 6-3, 6-4. Schwartzman rimanda l’appuntamento con la prima vittoria Challenger dell’anno ma si consola col balzo di 15 posizioni nel ranking, che lo porta al numero 122. Oltre a Filippo Volandri, altri tre italiani hanno preso parte al torneo bosniaco: Arnaboldi e Vagnozzi, fermatisi al secondo turno, e Cecchinato, costretto al ritiro dopo aver perso il primo set contro Semjan nel primo turno.
A Pètange, in Lussemburgo (ATP Roller Open – €64,000, cemento), trionfa Tobias Kamke, giunto al quinto alloro Challenger. Il tedesco, numero 4 del seeding, in finale ha battuto in rimonta Paul-Henri Mathieu, prevalendo con il punteggio finale di 1-6, 6-3, 7-5. Le prime due teste di serie – Kenny De Schepper e Nicolas Mahut – hanno salutato prematuramente il torneo, uscendo di scena nel primo turno. De Schepper, testa di serie numero 1, è stato eliminato da Karol Beck, numero 291 del ranking, mentre Mahut (2) si è arreso al tedesco Stefan Seifert, numero 285. Stessa sorte è toccata ai due italiani presenti in tabellone, Ghedin e Caruso, eliminati rispettivamente da Desein (6-2, 6-1 lo score) e Dustov (6-3, 6-3).
L’argentino Facundo Bagnis, numero 160 del ranking, si è aggiudicato il Seguros Bolìvar Open di Calì ($50,000 +H, terra) battendo in finale il connazionale Facundo Arguello col punteggio di 2-6, 6-4, 6-3. Degli 11 argentini presenti nel main draw, 3 hanno raggiunto la semifinale (Collarini si è arreso ad Arguello, Bagnis ha eliminato il brasiliano Joao Souza). Gianluigi Quinzi, unico italiano in tabellone, è stato eliminato all’esordio dalla testa di serie numero 3, Agustin Velotti – 6-3, 6-2 il risultato.
Continua il momento magico di Daniel Gimeno-Traver. Il tennista iberico ha infatti bissato il successo ottenuto due settimane fa ad Alphen aan den Rijn, aggiudicandosi il Challenger di Siviglia (€42,500 +H, terra). Gimeno-Traver, numero 1 del tabellone, ha rispettato appieno i pronostici, vincendo il torneo senza perdere neanche un set. In finale lo spagnolo ha battuto per 6-4, 7-6 (2) Stéphane Robert. Sono 12 i titoli Challenger conquistati in carriera dal valenciano. Per quanto concerne gli azzurri, Alberto Brizzi non è andato oltre il primo turno; Giustino e Burzi si sono fermati al secondo turno mentre Bellotti ha ceduto ai quarti di finale (i suoi primi in carriera a livello Challenger) contro il futuro campione del torneo.
Al Challenger di Meknes (€30,000 +H, terra) si impone Cedrik-Marcel Stebe, numero 3 del seeding. Si tratta della prima vittoria Challenger dell’anno per il tedesco, la quarta in carriera. In finale Stebe ha piegato il belga Yannik Reuter – issatosi a sorpresa fino all’atto conclusivo – col punteggio di 6-1, 4-6, 6-2. Reuter, classe 1991, non era mai andato oltre il secondo turno a livello Challenger. Tra gli azzurri presenti, Giorgini e Giannessi sono usciti al primo turno (Giorgini è stato costretto al ritiro nel corso del secondo set mentre lo spezzino ha ceduto al 19enne belga Coppejans), mentre Marcora, Naso e Fabbiano si sono fermati nel turno successivo. Qualche rimpianto per Gianluca Naso, che non è riuscito a sfruttare due match point prima di cedere allo spagnolo Montana. Fabbiano e Marcora si sono arresi ai futuri finalisti del torneo – Reuter ha sbarrato il passo a Fabbiano, Stebe ha battuto Marcora.
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