
LLLEYTON HEWITT: “NON C’É SOLO KYRGIOS”.
Tennis – Il tennis in Australia è sport di grande tradizione. Ma al momento non è ancora chiaro chi sarà il vero erede di Pat Rafter, John Newcombe e Lleyton Hewitt sulla poltrona di numero 1 Atp. Proprio il vincitore di Wimbledon 2002, ormai anziano saggio del tennis australiano, prova a rispondere a questa domanda. E lo fa senza troppi fronzoli esprimendo tre nomination: “Nick Kyrgios, Thanasi Kokkinakis e il tanto disprezzato Bernard Tomic”.
E se sui primi due le aspettative sono tante, su Tomic i dubbi si rincorrono. L’attuale numero 56 del mondo ha giocato una seconda parte di stagione decisamente migliore rispetto alla prima metà. A gennaio era stato operato all’anca e il suo rientro a Miami si era concluso con una batosta subita in 28 minuti da Jarko Nieminen. È lo stesso LLeyton Hewit, comunque, a sciogliere queste perplessità: “Non escluderei Bernie” – dice Lleyton Hewit a Fairfax Media – “sono rimasto molto colpito da come ha giocato bene a Wimbledon contro Thomas Berdych. Penso che abbia molti margini di miglioramento”.
Parole che rispondono perfettamente ai fatti. Bernard Tomic ha evidenziato uno buono stato di forma a partire da luglio, mese in cui ha vinto il difficile torneo di Bogotà riportandosi sotto in classifica (56) e tallonando lo stesso Hewitt (50) e Nick Kyrgios (52).
“È facile dimenticarsi di Tomic quando hai davanti lo spettacolare Nick Kyrgios. Ma non bisogna tralasciare il fatto che ha compiuto 22 anni. Bernie è un giocatore unico” – continua Hewitt – “e negli ultimi due anni ho imparato a conoscerlo meglio e mi trovo molto bene con lui. Ci siamo allenati qualche volta insieme, mi piacerebbe aiutarlo, ma sono ancora là fuori a giocare”.
Il rapporto professionale e di amicizia tra i due si nota in modo particolare quando Lleyton Hewitt dribla in maniera netta la domanda sulla squadra di Coppa Davis e sulle presunte critiche mosse dal capitano Pat Rafter nei confronti dell’etica del lavoro di Tomic: “Difficile da dire perché io non lo vedo allenarsi, non vedo quello che fa in palestra. L’unica cosa che posso dire è che può migliorare in questo aspetto”.
Infine c’è la questione coach. Il papà di Bernard, John, a quanto pare non verrà sostituito nonostante il tennista nato a Stoccarda abbia provato a lavorare con Xavier Malisse. Era successo a Stoccolma e la conquista della semifinale era stata beneaugurante. “Ho pensato di provare per una settimana” – ha affermato recentemente Bernard Tomic. “Non ero abituato a passare del tempo con altri allenatori. Ho visto quello che poteva offrirmi ma alla fine ho deciso di continuare con mio padre e con un team di fisioterapisti che si dedica solo a me”. Ad ogni modo, Hewitt e Malisse a parte, Bernard Tomic completerà la sua pre-season sulla Gold Coast prima di partecipare al torneo di Brisbane.
Poi ci sono Thanasi Kokkinakis, classe 1996, che si sta imponendo bene sul circuito e il campione degli Us Open juniores Omar Jasika. LLeyton Hewitt non nasconde la trepidazione nell’attesa che questi due talenti sboccino definitivamente: “Oltre a quei tre ragazzi (Kokkinakis, Kyrgios e Tomic ndr) c’è anche Omar, campione Us Open juniores. Il futuro del tennis per l’Australia è promettente”.
Thanasi Kokkinakis occupa attualmente la posizione numero 150 Atp e durante questa stagione ha ottenuto risultati di tutto rispetto per un ragazzo di 18 anni, qualificandosi al main draw dei Master di Shanghai e Toronto, giocando il secondo turno a Shenzen e compiendo un salto in classifica non indifferente. A gennaio militava intorno alla 570° posizione, mentre la sua stagione si è chiusa al numero 150 Atp. Su un percorso simile si è incamminato Omar Jasika, che fino ad ora non ha avuto modo di sperimentare le dinamiche del circuito principale, ma è numero 8 Itf e numero 559 Atp. Una posizione molto simile a quella da cui è partito a Gennaio lo stesso Kokkinakis, che ha un anno in più del vincitore degli Us Open juniores.
Infine – e qui le parole di Lleyton Hewit servirebbero solo ad alimentare la sua stella – c’è Nick Kyrgios. Il numero 52 del mondo si è già appropriato della medaglia Newcombe come miglior tennista australiano del 2014. Ha conquistato i quarti di finale a Wimbledon e, dopo la diatriba con il capitano di Davis Pat Rafter, è ormai un punto fermo del team australiano. Su di lui le aspettative sono tante, ma il tennista di padre greco e madre malese non ha intenzione di nascondersi: “Potrei anche vincere l’Australian Open” ha detto durante la cerimonia di consegna del prestigioso riconoscimento. Lo stesso John Newcombe ha espresso parole importanti nei suoi confronti. È lui, dopo Hewitt, il tennista australiano meglio classificato. Ed è inevitabilmente destinato a diventare numero 1 nel suo paese grazie al suo gioco spettacolare e a quell’esuberanza che “Sua Altezza” Newcombe gli ha riconosciuto e gli ha consigliato di non limitare.
Insomma, sarà perché la prima parte della stagione è sempre caratterizzata da impegni nella terra dei canguri, sarà perché il primo major dell’anno si gioca a Melbourne, ma in Australia il 2015 del tennis sembra già cominciato.
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