
MIAMI, SIMON: “TOURNÈE SFIANCANTE”
TENNIS – Tutta la delusione di Gilles Simon dopo l’eliminazione nel derby francese contro Jeremy Chardy, ma anche tutta la frustrazione per una tournèe, quella americana, che comporta un dispendio di energie fuori dalla norma per l’impatto climatico rapportato all’inizio della stagione. Il tennista transalpino spiega il suo flop a Miami nelle consuete dichiarazioni rilasciate a margine del match.
“Non ci sono proprio fisicamente – ha detto Simon – è passato un mese da quando ho cominciato ad avvertire i primi dolori e fin dal mio arrivo di sabato scorso mi sono reso conto di non essere al meglio delle mie possibilità. Ieri in allenamento sono riuscito a giocare solo un set e oggi si sono visti i risultati: ho avuto le mie occasioni, ma non ero lucido né atleticamente né mentalmente per sfruttarle come avrei potuto fare se fossi stato al 100%. Mi dispiace perché ero partito bene e stavo giocando un buon tennis, ma non riesco a vedermi vittorioso in un match se sono in queste condizioni”.
Simon ha sofferto di problemi alla nuca fin dalla vigilia del match di Miami contro Chardy e le ripercussioni si sono sentite a partita in corso: “Più che sul match, ero concentrato sui miei problemi e sui dolori che accusavo dietro la nuca. È un insieme di fattori, vengo da un mese intenso e la tournèe americana è storicamente sfiancante perché si colloca in un periodo dell’anno in cui il caldo si mescola ad un ritmo non ancora altissimo dopo la preparazione atletica. Non sono soddisfatto di com’è andata, speravo in un risultato migliore. Ho giocato in condizioni peggiori, certo, ma mi aspettavo che la mia avventura durasse di più”.
Ad andare avanti a Miami dopo il derby francese, dunque, è Chardy, un risultato importante anche in ottica delle gerarchie di Coppa Davis. Simon, dal canto suo, si concentrerà sulla stagione della terra rossa.
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