
MONTECARLO, DJOKOVIC SCACCIA LA PAURA
Tennis. Master 1000 di Montecarlo (2.646.495 euro, terra). Nole c’è. Messe definitivamente da parte le preoccupazioni legate alla caviglia ammaccata, oggi il serbo ha fatto il suo esordio contro Mikhail Youzhni. Un avversario teoricamente abbordabile, uno che contro un Djokovic al 100% non ha scampo. Ma anche uno a cui prestare molta attenzione, soprattutto se non sei affatto al 100% e rientri da un infortunio.
L’inizio non è dei migliori per il numero 1 del mondo: due errori di rovescio lo mandano sotto 0-30. I primi dubbi cominciano a serpeggiare, ma Nole li spazza (momentaneamente) via portandosi sul 30 pari. Al terzo rovescio in corridoio i dubbi però tornano prepotentemente e prendono consistenza. Arrivano le prime palle break dell’incontro. Il russo sbaglia sulla prima, Nole annulla la seconda con un grande rovescio incrociato ma poco dopo la combina grossa: prima commette doppio fallo concedendo la terza palla break, poi affossa in rete il rovescio ‘sublimando’ un inizio a dir poco terribile. Novak probabilmente paga i giorni di stop; è ‘fermo’, imballato, si muove male e sbaglia molto. Il russo invece fa tutto bene, gioca con discreta regolarità e con molta concentrazione (e ogni tanto, da buon artista della racchetta, si permette anche il lusso di dipingere autentiche meraviglie sulla tela rossa di Montecarlo). Nel terzo gioco, sul 2-0 Youzhni, il serbo, in vantaggio 40-0, si fa recuperare e cede nuovamente il servizio; Youzhni si porta rapidamente sul 4-0. Bisogna aspettare fino al 5-1 per la prima, piccola scossa serba. Il parziale di 12 punti a 2 consente a Djokovic di infilare 3 giochi consecutivi e di rifarsi sotto, ma è tutto vano. Sul 5-4, il russo non trema e chiude il primo set sul 6-4.
La piccola scossa che ha permesso al serbo di chiudere in crescendo il primo set diventa una reazione veemente nel secondo. Nole riduce sensibilmente gli errori gratuiti; i suoi colpi diventano più profondi e incisivi – fa male soprattutto col rovescio lungolinea. Youzhni invece, da par suo, comincia a concedere qualche punto di troppo. Djokovic breakka il russo nel quarto e nel sesto gioco, aggiudicandosi il set per 6-1.
Il terzo e decisivo set sembra diventare una formalità quando il fuoriclasse di Belgrado ottiene il break in apertura. Youzhni però, contro ogni pronostico, rimane testardamente aggrappato al match e sul 3-2 i suoi sforzi vengono premiati – dagli dei del tennis e da Djokovic stesso, che sbaglia qualche palla di troppo e manda in soffitta la prima di servizio. 3-3 e partita riaperta. Nel game successivo il russo salva due palle break, va sul 4-3 e rimette la testa avanti. Purtroppo per lui il solo talento non basta contro il serbo, nemmeno se questi è al 70% della condizione. Mikhail, in evidente calo fisico, torna ad offrire una palla break sul 4 pari; il punto è decisivo, e si vede. Lo scambio da fondo è massacrante e Youzhni prova a salvarsi ancora una volta con una magia, ma il drop non passa. Djokovic ottiene il break e chiude il discorso nel game successivo – 4-6, 6-1, 6-4 il punteggio finale.
Chissà che idea s’è fatto Nadal, affacciatosi in tribuna per gli ultimi scampoli di match. Probabilmente la stessa che ci siamo fatti noi: Nole, nonostante tutto, c’è. E se partecipa, lo fa solo ed esclusivamente per vincere. Anche sulla terra, anche dopo un infortunio, sfidando chi su questi campi è ormai di casa. Senza paura e senza alibi.
Nessun problema invece per Andy Murray, altro ‘big’ all’esordio oggi. Allo scozzese basta poco più di un’ora per piegare la resistenza di Édouard Roger-Vasselin (figlio di Cristophe, semifinalista e giustiziere di Jimmy Connors al Roland Garros del 1983). Nel primo set fa tutto lo scozzese: breakka tre volte il suo avversario e regala un turno di servizio, chiudendo senza problemi sul 6-1. Pessimo, ovviamente, il rendimento al servizio del francese – 5/12 con la prima e 1/7 con la seconda. Nel secondo set Roger-Vasselin va avanti nel punteggio e migliora in battuta , ma non basta; a Murray basta un break per fare suo l’incontro. Finisce 6-1, 6-4 in un’ora e 13 minuti di gioco.
Accedono al terzo turno anche Stanislas Wawrinka e Juan Monaco. Allo svizzero, che sfiderà proprio Andy Murray nel prossimo turno, bastano 54 minuti per spazzare via Albert Montanes, eliminato con un doppio 6-1. Qualche problema in più per l’argentino, che comunque si impone in tre set su Ernests Gulbis.
Monte-Carlo Rolex Masters – Secondo turno
[1] N Djokovic (SRB) d. M Youzhny (RUS) 46 61 64
[2] A Murray (GBR) d. [Q] E Roger-Vasselin (FRA) 61 64
[3] R Nadal (ESP) d. M Matosevic (AUS) 61 62
[4] T Berdych (CZE) d. M Granollers (ESP) 75 64
[9] M Cilic (CRO) d. K Anderson (RSA) 62 63
J Melzer (AUT) d. [10] N Almagro (ESP) 64 62
J Nieminen (FIN) d. [12] M Raonic (CAN) 63 16 76(3)
[13] S Wawrinka (SUI) vs [Q] A Montanes (ESP) 61 61
J Monaco (ARG) d. E Gulbis (LAT) vs [14] 60 36 63
F Fognini (ITA) d. [Q] A Ramos (ESP) 63 75
F Mayer (GER) d. R Bautista Agut (ESP) 57 64 64
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