
DOHA E UNO SLAM, GLI OBIETTIVI DI NA
Roma – Dopo aver archiviato la posizione numero 10 del ranking Wta, diventando così la prima giocatrice cinese ad entrare nelle top players, Na Li si sente pronta per infrangere un altro record, ovvero essere la prima atleta del suo paese a vincere un titolo Slam. Nel corso dell’anno Li ha prima raggiunnto le semifinali in Australia, poi il terzo turno a Parigi e i quarti di finale a Wimbledon, perdendo nelle tre occasioni con le vincitrici dei rispettivi tornei (Schiavone e Williams): un risultato che ha allargato gli orizzonti della giocatrice.
“Vincere un titolo dello Slam – ha dichiarato la giocatrice a China Daily – è il mio prossimo obiettivo, oramai mi sento pronta per fare ‘il grande passo’. Ho avuto una buona stagione mettendo a frutto le mie qualità ed ora voglio solo migliorare e vincere sempre di più“.
L’atleta cinese, prima di Wimbledon, ha conquistato anche il suo primo titolo sull’erba, battendo in finale la ex numero 1 Maria Sharapova. Grazie ad un buon gioco da fondo campo, un ottimo servizio e una condizione mentale in crescita, la Na ha tutte le qualità per centrare i suoi obiettivi. L’ultimo tassello da perfezionare è però quello che concerne la concentrazione in campo: nel match contro Serena sull’erba di Wimbledon infatti, nonostante abbia avuto a disposizione ben 3 set point, alla fine non è riuscita a concretizzare le sue opportunità, perdendo poi di conseguenza anche il match a causa di una serie di errori non forzati, tra cui due doppi falli.
Nonostante le dichiarazioni ottimistiche, Li non vuole fare speculazioni sulle sue possibilità agli Us Open: “Il mio obiettivo principale, ora come ora, è quello di andare a Doha per il master di fine stagione e divertirtmi. La mia carrierà è stata segnata da alti e bassi, ma quando poi arrivano i risultati il passato non è più così doloroso“.
I suoi fan, con un po’ d’ironia, dicono che alla ragazza manca un po’ di fortuna, ma la giocatrice, forte d’esperienza e motivazione, ha risposto: “Non credo che tutto dipenda dalla fortuna, guardate la Schiavone per esempio, molti dicono che sia stata baciata dalla fortuna, ma la gente non sa quanto sia duro il lavoro che c’è dietro. Davvero non capisco perché dicono questo“.
La cinese ,che si era ritirata dal tour la prima volta a soli 20 anni, affronta oggi la vita del circuito con una diversa consapevolezza, unita ad una dedizione nuova per il suo sport: “Se non fossi felice non credo che potrei andare avanti a lungo nel tennis, quindi… a voi le conclusioni“.
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