
NOAH: ‘COPPA DAVIS NON E’ LA STESSA COSA SENZA FEDERER O NADAL’
Yannick Noah ha espresso un’opinione interessante nel parlare dell’attuale livello che c’è in Coppa Davis, sempre più snobbata dai migliori giocatori. “La Coppa Davis è qualcosa di speciale per me. Mi ricorda le competizioni giovanili, la mia prima racchetta, il mio primo e unico titolo dello Slam. Come capitano il mio obiettivo era essere di nuovo testa di serie e tornare a rendere felici gli appassionati, qualcosa che significava molto per me. Ho sentito molti cambi di format e diverse proposte e riforme. L’unica cosa di cui abbiamo bisogno è che giochino i migliori. Dobbiamo tornare ad avere gli anni in cui Mcenroe, Borg e Connors la giocavano. Altrimenti la Coppa Davis è in pericolo e diventerà un circo. Puoi giocarla a un solo set o in Zimbabwe, ma se Rafa o Roger non la giocano, non è la stessa cosa. Non succederà nulla. La Coppa Davis è nelle proprie mani”.
Sulla situazione di Benoit Paire: “Ci sono molte persone che stanno aspettando un sms da parte mia e anch’io lo aspetto da molte persone, ma non si tratta di questo. È una questione di spirito. Benoit sta tornando dopo un lungo percorso, dopo quello che è successo ai Giochi Olimpici due anni fa quando sembrava non capire lo spirito della competizioni. Nei Giochi e nella Coppa Davis ci sono molti obblighi. Non ci sei solo tu ma una squadra che gioca per il proprio Paese. È diverso. Ho parlato molto col suo allenatore Thierry Champion. Spero che voglia giocare e che vinca molte partite, in modo da mettermi in una situazione scomoda. Essere capitano di Davis in Francia non è come in Spagna dove Nadal vince tre partite e l’unica cosa che devi fare è dargli acqua e lucidargli le scarpe”.
Sul ritorno di Nadal e Federer a grandi livelli, Noah ha aggiunto: “Non conosco nessuno che si aspettasse questo. La sensazione era che i loro giorni migliori fossero passati. Non solo sono tornati, ma hanno pure vinto tutto. Rappresentano un’ispirazione per i giocatori che sono dietro rispetto a loro”.
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