
NUOVI AGGIORNAMENTI SUL CASO PENG SHUAI
Tennis. La vicenda di Peng Shuai ha assunto dimensioni internazionali. A nulla sono valse le rassicurazioni provenienti dalla televisione cinese, visto che la WTA ha deciso – per il momento – di sospendere tutti i tornei che si svolgeranno in Cina il prossimo anno.
Nel frattempo, il presidente del CIO Thomas Bach ha affrontato questo delicato argomento durante una sessione di domande e risposte.
“Nelle due conversazioni che abbiamo avuto, Peng si è detta grata del fatto che abbiamo cercato di contattarla.
Ha anche parlato della sua carriera, delle sue tre partecipazioni olimpiche e dell’impatto che la pandemia ha avuto su di lei.
Continueremo ad avere conversazioni con Peng; bisogna rispettare lei e il suo approccio alla questione. Continueremo a comunicare anche con gli organi governativi e sportivi cinesi: vi assicuro che tutti gli aspetti della faccenda stanno venendo discussi“ – ha dichiarato Bach.
Il presidente del CIO ha aggiunto: “Secondo me ci sono due opzioni: o si prende una posizione pubblica, come ha fatto la WTA, o si sceglie l’approccio del contatto diretto come abbiamo fatto noi.
La WTA ha preso una decisione ed è andata per la sua strada, molte altre organizzazione sportive ne hanno presa una differente. I nostri obiettivi però rimangono gli stessi.
Sono rimasto molto toccato dalla nostra conversazione, non è stato facile averla in video. Posso solo riportare ciò che lei dice a noi. Le abbiamo offerto ogni tipo di aiuto possibile.
Puoi avere una conversazione con un’atleta che si trova in una situazione tanto fragile solo costruendo un rapporto di fiducia, e questo significa che il pubblico non può essere immediatamente informato dei contenuti del nostro dialogo.
Ci siamo dati questo appuntamento durante la nostra prima conversazione. Le modalità dell’incontro dovranno essere concordate con Peng Shuai, ma dovranno anche essere in linea con le misure anti-COVID in atto durante i Giochi.
C’erano delle preoccupazioni riguardo alla sua salute fisica, ma possiamo affermare con certezza che questi sono stati dissipati attraverso i contatti personali che abbiamo avuto con lei. Questo sforzo umanitario proseguirà anche dopo la fine delle Olimpiadi“.
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