
STARACE RUGGISCE: NON HO VENDUTO QUEL MATCH!
TENNIS – Novità sulla vicenda del tennis-scommesse, ossia sull’inchiesta della Procura di Cremona in merito alle presunte combine nel mondo della Racchetta, parte dell’ancor più ampia indagine sul calcio. Secondo quanto riportava ieri la “Gazzetta dello Sport” citando fonti investigative, sarebbe sempre più probabile l'”aggiustamento” della finale di Casablanca, giocata nell’aprile 2011 contro lo spagnolo Pablo Andujar, da Potito Starace. La combine avrebbe portato una cifra compresa tra i 100 e i 150.000 euro nelle tasche del tennista campano. Somma ben superiore ai 76.000 euro vinti da Andujar dopo il rotondo 6-1, 6-2 rifilato all’azzurro.
Le indagini nel frattempo proseguono spedite, come continuano le audizioni del p.m. Roberto Di Martino dinanzi al quale, martedì, è comparso il d.s. del Perugia, Roberto Goretti, che avrebbe parlato di un match di tennis in particolare. Ossia, da quanto scrive oggi sempre la “Gazzetta dello Sport”, di una partita del 2009 che avrebbe fruttato, ancora a Starace, la cifra di 60.000 euro. Dunque altra novità.
Goretti è indicato quale punto di contatto tra il commercialista dell’ex calciatore Beppe Signori, Manlio Bruni, e Daniele Bracciali. Sarà ascoltato nuovamente la prossima settimana. Intanto, si parla già di gennaio quale mese in cui potrebbero arrivare i primi deferimenti. Da par suo, Starace respinge le accuse al mittente e, in un’intervista pubblicata stamani sul “Secolo XIX” (il 33enne di Cervinara è attualmente impegnato con il Tennis Club Genova nei play off scudetto), dice di essere “senza parole. La finale di Casablanca del 2011 rappresentava per me un traguardo: avevo raggiunto altre quattro finali e le avevo perse tutte. Quella era l’occasione d’oro per alzare il mio punteggio Atp visto che mi trovavo ad affrontare un avversario che avevo sempre battuto”.
Potito imputa dunque alla stanchezza la clamorosa debacle contro lo spagnolo. Debacle a cui ne seguì un’altra, l’anno successivo, nuovamente a Casablanca: “Persi 6-3, 6-0. Su quel match nessuno ha da ridire”. “Ovviamente mi sono rivolto a degli avvocati – prosegue l’intervista – ma per il resto sono tranquillo. Anche se ci resto molto male nel constatare come si possa diffamare una persona in questo modo”.
Dalle indiscrezioni che giungono da Cremona, nulla però ancora trapela a proposito del possibile coinvolgimento di tennisti stranieri. Nei giorni scorsi invece si è parlato molto di Tomas Nydahl, lo svedese oggi 46enne che ricorre nelle chat intercettate come “Nidalone” quale eventuale punto di contatto oltre i nostri confini. Non solo, nelle carte Bruni cita anche i nomi di Philipp Kohlschreiber ma anche del numero uno del mondo Novak Djokovic quali giocatori da provare a contattare. Tutto ciò mentre lo stesso Di Martino, nei giorni scorsi, aveva detto che “nel tennis è stato raggiunto un livello mondiale”.
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