
ERRANI-VINCI, CHE MATCH SARÀ?
New York (Stati Uniti) – Sventolerà il nostro tricolore preferito nella sfida che oggi aprirà il programma del Louis Armstrong Stadium. In campo Sara Errani e Roberta Vinci, uno contro l’altra in quello che sarà il primo quarto di finale tutto italiano nella storia di un torneo del Grande Slam, con in palio un posto nelle semifinali degli Us Open. Davvero difficile dire che sfida sarà, perché non si affrontano due azzurre qualsiasi. In campo ci saranno come due sorelle, quella maggiore – più tattica e talentuosa – e quella minore, che è arrivata sin dove è anche grazie al suo aiuto. Tocco, eleganza e intelligenza, contro cuore, fatica e gambe. Due ragazze tanto diverse nel modo di giocare quanto simili negli atteggiamenti, sia in campo che fuori. Lottatrici vere durante i match, sempre educate, gentili e sorridenti fuori, dove scherzano, si divertono e girano insieme. Un affiatamento che ha permesso loro di vincere il doppio al Roland Garros e di raggiungere (lunedì prossimo) la vetta della classifica mondiale di specialità, ma anche di creare un legame unico, di quelli che vanno ben oltre lo sport.
Oggi però, almeno per un paio d’ore (o forse meno), dovranno cercare di lasciarsi tutto alle spalle. Probabilmente, come spesso accade nei derby particolarmente sentiti, molto dipenderà dall’aspetto psicologico, e proprio per questo difficilmente verrà fuori un match di alto livello. I risultati nelle sfide passate vedono la Errani in vantaggio per 3-2, ma questa volta ci attende un match diverso dai precedenti. A questi livelli Sara ha un po’ più di esperienza di Roberta, ma oggi conterà fino a un certo punto. Non sarà un quarto di finale in un Major, sarà una sfida fra due amiche che hanno disputato la miglior stagione della propria carriera e sono unite come non mai, con in palio però un traguardo importantissimo. Per questo si tratta del tipico incontro da 50 e 50, nel quale avrà la meglio la giocatrice che riuscirà a pensare meno, a dimenticarsi di avere la propria migliore amica dall’altra parte del campo, a essere sé stessa e non cambiare le proprie abitudini.
Qualcuno ha definito una sorta di ingiustizia il fatto che al primo quarto di finale a Flushing Meadows si siano trovate una contro l’altra, ma ciò non è del tutto negativo. Il derby ci dà la certezza di avere un’azzurra in semifinale a New York (come non accadeva da 82 anni), e comunque andrà farà felici ambedue le contendenti, perché aver raggiunto i quarti è già un risultato preziosissimo per entrambe. La Vinci ce l’ha fatta per la prima volta nella vita (dopo aver centrato a Wimbledon il primo ottavo), a conferma del grandissimo periodo di forma che sta attraversando. Ha appena vinto il torneo di Dallas (che l’ha resa la prima azzurra della storia a vincere un Wta su tutte le superfici), sta giocando come mai in passato, e anche in caso di sconfitta potrà festeggiare un nuovo best ranking. Discorso simile per la Errani, che anche se perdesse potrebbe festeggiare il primato in classifica (avvicinando la qualificazione al Masters di fine anno) e chiuderebbe il 2012 con due risultati mai riusciti a nessuno a livello nazionale: una finale e due quarti nei tornei dello Slam, e gli almeno undici successi Wta tra singolare e doppio.
Chiunque vincerà, partirà poi sfavorita in semifinale, dove molto probabilmente ci sarà la grande favorita Serena Williams, impegnata ai quarti contro Ana Ivanovic. Alle nostre conviene una vittoria della serba (battuta da Sara al Roland Garros e da Roberta a Montreal con un doppio 6-0), ma Pablo Lozano, coach della Errani, non ha nascosto che secondo lui entrambe le azzurre hanno i mezzi per poter impensierire anche Serenona. Secondo noi la faccenda sarebbe molto complicata, in quanto la statunitense sta tenendo un passo incredibile, ma le due azzurre hanno già dimostrato più volte di saper andare ben oltre le previsioni, ed è quindi meglio non porre loro ulteriori limiti.
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