
RAFAEL NADAL ANALIZZA LA SCONFITTA CONTRO ALCARAZ
Tennis. Rafael Nadal è uscito di scena nei quarti di finale del Mutua Madrid Open per mano di Carlos Alcaraz.
Il 21 volte campione Slam è ancora lontano dalla miglior condizione, ma ha comunque disputato un buon torneo.
“È un passaggio di consegne, lui ha compiuto 19 anni ieri, io ne ho 36. Sono felice per lui, si è comportato meglio di me in molti aspetti del gioco” ha esordito Nadal. “Io devo ancora migliorare e accetto la cosa con naturalezza e tranquillità.
Ho un cammino da seguire in queste due settimane e mezza se voglio avere opportunità concrete di essere competitivo. Comunque non voglio togliere nessun merito a Carlos, gli auguro il meglio per il resto del suo torneo.
Fisicamente mi sono sentito bene, nessun problema. Devo migliorare la capacità di reazione, essere più dinamico.
Dicendo questo non sto analizzando questa partita in particolare ma sto parlando del mio gioco, sto facendo autocritica al mio gioco. Devo accettare la cosa come viene avendo sempre la stessa determinazione.
La lettura del mio torneo? Ho giocato tre partite con preparazione nulla, questa è la realtà. […] Sono venuto qui sapendo che fosse il torneo più difficile per me, considerando le condizioni di altura, dove la palla rimbalza di più ecc, tutte queste cose le sappiamo.
Ho passato circa sette ore in campo in tre partite e questa è la cosa positiva. Devo ripartire da qui con una mentalità adeguata quando le cose sono complicate” – ha aggiunto.
Rafa guarda comunque il bicchiere mezzo pieno: “Quando arrivi qui dopo una lunga pausa e senza preparazione, ci sono momenti in cui ti senti alla grande e altri in cui ti senti il peggiore del mondo, ma ho già vissuto queste situazioni tante volte ed è assolutamente normale.
Non penso troppo a dove vorrei essere tra due settimane, cerco solo di seguire la mia strada.
Il mio unico sogno è arrivare a Parigi sufficientemente in salute e in un buon stato fisicamente per competere al miglior livello possibile; se ciò accadesse, in un torneo dove ho giocato bene tante volte nella mia carriera, perché non dovrei poter essere competitivo ancora una volta?”
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