
RAFAEL NADAL: “I MIEI RIVALI SONO TOTALMENTE PULITI”
Tennis – È un Rafael Nadal assolutamente convinto della bontà del programma antidoping della Itf quello intervistato da Mundo. Un Rafael Nadal che ha ritrovato la fiducia nel suo tennis e nel suo gioco e che non l’ha mai persa nei confronti dei suoi rivali. Il vincitore di 14 Slam non ha il minimo dubbio nel dichiarare che tutti i suoi più accreditati rivali sono puliti e non fanno uso di sostanze proibite: “Ho piena fiducia in tutti loro. Non ho alcun dubbio in merito anche perché credo che il programma antidoping della Federazione funzioni bene. E poi perché ognuno di noi è innocente fino a prova contraria”.
Lo spagnolo, che ha recentemente citato in giudizio Roselyn Bachelot dopo le sue dichiarazioni sulla malafede del nove volte vincitore del Roland Garros, si è poi scagliato contro tutti quelli che, come l’ex ministro francese dello sport, hanno cercato, a più riprese, di screditarlo: “Lo fanno evidentemente perché hanno problemi personali. Sono infelici con se stessi e allora guardano lontano. Probabilmente non gli piace il mio gioco, il mio stile e il mio modo di combattere su ogni palla”.
Ma, dopo l’eliminazione dal torneo di Madrid, i pensieri di Rafael Nadal sono orientati verso gli Internazionali d’Italia (il maiorchino esordirà contro il vincente di Kolschreiber vs Cervantes) e soprattutto al successivo Roland Garros. Tuttavia, la questione legata al doping resta di stretta attualità e Rafa non può fare a meno di spiegare i motivi della querela avviata nei confronti di Roselyn Bachelot: “In passato ho sempre rinunciato a intraprendere azioni legali contro chi mi accusava di fare uso di sostanze proibite, ma stavolta non ho potuto farne a meno. Quando quelle cose sono continuamente ripetute la gente inizia a pensare che certe persone possano avere informazioni privilegiate. E questo è grave. Quando qualcuno fa commenti gratuiti e falsi senza avere alcuna informazione – insiste – arriva un momento in cui bisogna fermarsi e combattere per ciò che sei e per ciò che sei stato tutta la vita” conclude.
Il dibattito sul doping, soprattutto dopo il caso Sharapova, è più che mai acceso. I ritmi di gioco e le prestazioni dei tennisti sono sempre di altissimo livello e quindi è logico che si faccia spesso riferimento all’uso di sostanze proibite. C’è da dire, comunque, che l’efficacia del meccanismo di controlli messo a punto dalla Itf e dalla Wada è stata più volte e a più livelli riconosciuta dai migliori tennisti del mondo e da tutti gli addetti ai lavori. E questo non può essere un caso.
Foto: Rafael Nadal esordirà agli Internazionali d’Italia con il vincente della sfida tra Kolschreiber e Cervantes (www.zimbio.com)
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