
ROLAND GARROS, IL BUIO GRAZIA PAOLINO
TENNIS – Un Paolo Lorenzi eroico e “all’arrabbiata”, spiritato, che in un cambio campo morde furioso un asciugamano incrociando gli occhi in una posa assurda, qualcosa che ricorda “Lo strano caso del Dottor Jekill e del Signor Hyde”. Un Paolo Lorenzi che, però, deve ringraziare il tramonto parigino. Contro Gilles Muller vince i primi due set 6-4, 6-4; perde il terzo e il quarto al tie-break (7-1 e 7-5); ma, esausto, e con la coscia destra coperta da una ingombrante fasciatura tra terza e quarta frazione, benedice la sospensione per oscurità. La sfida con il lussemburghese che occupa il numero 55 del ranking atp, trentuno gradini più su rispetto a lui, riprenderà domani, sempre sul campo numero 6, non prima delle 12.30. Chi vincerà il quinto set, “vincerà” anche la possibilità di sfidare un tizio chiamato Novak Djokovic al secondo turno.
A Paolino tocca correre. Per giunta ad almeno un paio di metri dalla riga di fondo. Sono tanti i quesiti posti da un Muller che, a distanza di undici anni dalla loro ultima volta sulla terra, interpreta così il match, contando inoltre su una buona performance al servizio e un dritto pesante. Senza però essere mai davvero pericoloso. Paolino è presente, risponde colpo su colpo e, sul 3-3, la perla: un game alla grande per strappare il servizio al lussemburghese. Fa male col rovescio il toscano, che si fa però annullare quattro set point sul 5-3 e servizio per l’avversario. Appuntamento con il primo set rinviato soltanto di un game: 6-4.
Senza particolari scossoni la seconda frazione, in cui Muller rischia meno in attacco e Lorenzi amministra il vantaggio. Numero zero alla voce palle break fin sul 3-2 Muller. Ne capita una che l’azzurro annulla con facilità. Sul 4-4 e servizio per il lussemburghese, il senese spinge a tavoletta: mette pressione, induce l’avversario in errore e lo breaka. Furioso a quel punto il povero Gilles: sparacchia malamente la palla del possibile 5-5, distrugge una racchetta a terra e Paolino porta a casa un altro 6-4.
Non cede un millimetro che sia uno Lorenzi, sebbene sia diventato più attaccabile alla battuta. Eppure gioca sul velluto: sull’1-1 delizia con un dolcissimo pallonetto lungolinea di rovescio che lascia a bocca aperta il ragazzotto dall’altra parte della rete. Una perla che offre il La al break del momentaneo 2-1. Vantaggio che resiste però fin sul 3-2, col controbreak di Muller. Si arriva al tie-break, mentre impressiona la determinazione dell’italiano, che sul 4-5 e sul 5-6 conduce i migliori turni di servizio di tutto il set. E al tie-break non c’è storia: sette punti a uno per Muller, con due errori pesanti dell’azzurro.
Un dritto a rete dell’italiano consegna subito il break in apertura di quarto set. Muller appare più fresco, mentre Lorenzi è costretto a rincorrere e a giocare nuovamente assai distante dal campo. Ma il quarto set inizia anche con Paolo costretto a chiamare il medical time out. Una fasciatura pesante e via, puntando al contempo proprio al rinvio per oscurità (a questo punto della gara, le 20 sono passate da un pezzo). L’italiano perde di velocità e di potenza nei colpi. Sul 2-0 e sul 3-1 per il lussemburghese piazza però due ace sulla seconda che stupiscono. Annullati anche due set point sul 5-3 Muller e servizio Lorenzi. E stupisce anche il controbreak delicatissimo sul 5-4: Paolino è vivo, va 5-5, poi addirittura avanti 6-5. Altro tie-break: Lorenzi subito avanti 2-0; Muller accorcia sul 2-1; Lorenzi fa 3-1 (con l’avversario che ironizza sulle sue reali condizioni di salute) e ancora 4-1; 4-2 e 4-3; 5-3; 5-4 e 5-5; 6-5 Muller e set point; 7-5 per il lussemburghese aiutato dal nastro. Tutto questo prima della sospensione. Mai tenebre furono più amate…
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