
SANDGREN RICORDA LA SCONFITTA CON FEDERER A MELBOURNE
Tennis. Il nome di Tennys Sandgren è balzato agli onori della cronaca durante gli ultimi Australian Open, dove ha sfiorato una clamorosa impresa contro Roger Federer nei quarti. L’americano ha sciupato la bellezza di sette match point, vedendo svanire la sua prima semifinale in uno Slam.
“Non prendo le sconfitte particolarmente bene in generale. Questa è stata ovviamente molto difficile da mandare giù. Nonostante abbia fatto un gran torneo, è sempre un ko che si porta dietro quella spirale emotiva negativa che solo una sconfitta di questo genere implica” – ha raccontato al sito ufficiale dell’ATP.
“Ho cercato di aggrapparmi alle cose che contano e capire che in fondo è solo una partita”, ha aggiunto. “Certo sarebbe stato bello portarla a casa, giocare la prima semifinale Slam eccetera. Ma è stato pur sempre un gran torneo. Spero di avere un’altra opportunità del genere. E se non ce l’avrò poco male. Ho fatto del mio meglio.
È stato divertente perché durante il match pensavo a un mio amico, Ryan Lipman, che ora è assistente allenatore all’università Vanderbilt. Ha un gioco simile a Federer: rovescio ad una mano, slice, gli piace venite avanti e fare serve and volley.
Abbiamo giocato contro a livello junior, anche lui è di Nashville come me. Avremo fatto 50 forse 100 sfide tra allenamenti e tornei. Ovviamente Roger è su un altro pianeta. Ma la struttura del punto è simile.
Pensavo: ‘Mi è già capitato di giocare questa partita’. Il back corto che mi portava a rete e robe simili le avevo viste fare anche al mio amico. Era un po’ surreale”.
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