
SERENA E NA AL TERZO ROUND. STOSUR FERMA PIRONKOVA
Il programma odierno ha previsto la discesa in campo delle giocatrici piazzate nella parte alta del tabellone. La prima a mettere piede nel terzo round di quella che, in ambito femminile, rappresenta l‘88esima edizione degli Australian Open è la numero quattro del mondo, Li Na. La cinese ha avuto la meglio, sulla promessa elvetica, ormai da considerarsi sempre più una realtà, Belinda Bencic. Dopo una prima frazione terminata in soli ventidue minuti, dominati da una Li stratosferica, ma pure da un pizzico di emozione da parte della Bencic, bloccata ed incapace di andare oltre a nove punticini; nella ripresa la trentunenne di Wuhan si è un po’ ‘appisolata’, rendendo praticamente spontanea la reazione della svizzera. Il match ha quindi assunto la classica forma che sempre accompagna le sfide tra campionesse esperte e giovani rampanti. Se Na ha dato l’impressione di essere rimasta, principalmente con la mente, seduta ai cambi campo che hanno preceduto il terzo ed il settimo game, finiti nelle tasche di Belinda; il contro break della cinese è stato pressoché automatico sia nel quarto che nell’ottavo gioco. Incapace di mantenere il vantaggio – in quanto va sottolineato, seppure i vincenti della Bencic sono a poco, a poco, cresciuti a fare la partita ha continuato ad esserlo Li Na – l’elvetica si è quindi rifugiata in un tie-break dove la maturità della cinese è stata decisiva. 30 a 31 la proporzione tra vincenti e gratuiti della campionessa del Roland Garros 2011, rispetto ai 12 colpi chiusi e i 19 errori commessi dalla sedicenne di Flawil; comunque predestinata a scalare rapidamente un ranking che ora la vede posizionata in un quanto mai bugiardo 189esimo gradino.
Supera appena l’ora di gioco la numero uno del mondo, Serena Williams. La statunitense ha regolato con il punteggio di 6-1 6-2 la moscovita di nascita e serba di adozione Vesna Dolonc. Primo confronto diretto tra le due per un esito scontato, con Serena Williams che ha potuto contare su 10 ace e 24 vincenti. Alla Dolonc va però riconosciuta l’abilità di riuscire a ‘scambiare’ in diverse circostanze con l’americana; generalmente abituata nei primi turni a tritare impietosamente le malcapitate avversarie.
56 palline sparacchiate in rete o fuori dal rettangolo di gioco sono costate care a Sabine Lisicki. La testa di serie numero 15 del seeding, si è piegata al cospetto delle rotazioni velenose ed i tagli sbudoli che fanno di Monica Niculescu una scomodissima cliente; soprattutto se dall’altra parte della rete l’avversaria di turno è incapace di portare la benché minima pazienza o di produrre un abbozzo di ragionamento. La totale assenza di uno schema, che da sempre limita la continuità della tedesca, ha spinto lo score verso il 2-6 6-2 6-2 a favore della Niculescu. Al ‘prossimo giro’ la rumena dovrà vedersela con la venticinquenne russa Ekaterina Makarova, non proprio impeccabile nello sbarazzarsi della lucky loser Irina Falconi. In vantaggio per 6-2 4-1, la numero 22 del mondo si è lasciata sopraffare da qualche distrazione di troppo e, ripresa sul 4-4 dalla ventiduenne yankee, ha un po’ patito prima di siglare, al terzo match point, il 7-5 conclusivo.
Se Angelique Kerber ed Ana Ivanovic si sono sollevate delle incombenze Kudryavtseva e Beck senza problemi, la testa di serie numero 18, Kirsten Flipkens, non è riuscita a respingere tanto il caldo quanto la mancina di casa Casey Dellacqua che le ha rifilato un netto 6-3 6-0. I supporter ‘aussie’ esultano anche insieme a Samantha Stosur, spietata nel concedere appena due game a Tsevatana Pironkova. Di tutt’altro genere e durata il secondo ‘head to head’ tra la trentenne slovacca Daniela Hantuchova e la ceca, classe 1992, Karolina Pliskova. A imporsi, dopo tre ore e quindici minuti di battaglia è stata l’ex numero cinque del mondo per 6-3 3-6 12-10. Vittoria di cuore per Jie Zheng; straordinaria nel rimontare Madison Keys da 2-4 nella tornata decisiva per andare a prendersi un meritatissimo 7-6 1-6 7-5. Gli Stati Uniti possono comunque consolarsi con le affermazioni di Alison Riske e Lauren Davis, mentre il Canada può continuare a sognare grazie ad Eugenie Bouchard.
Il derby ceco tra ‘le due Lucie ceche’, Hradecka e Safarova è, come da pronostico, finito nelle tasche di quest’ultima che, dopo aver perso 7-6 la prima manche, si è involtata verso una comodo 6-3 6-0. Da segnalare come dopo la sorprendente vittoria conseguita a spese di Petra Kvitova, il cammino della thailandese Luksika Kumkhum si sia interrotto contro Mona Barthel. La tedesca sarà la prossima avversaria di Flavia Pennetta, autrice di un’eccellente dimostrazione di forza contro la portoricana Monica Puig.
Australian Open. Secondo turno:
Serena Williams (Usa)[1] def. Vesna Dolonc (Srb) 6-1 6-2
Li Na (Chn) [4] def. Belinda Bencic (Svi) [Q] 6-0 7-6
Angelique Kerber (Ger) [9] def. Alla Kudryavtseva (Rus) [Q] 6-4 6-2
Ana Ivanovic (Srb) [14] def. Annika Beck (Ger) 6-1 6-2
Monica Niculescu (Rom) def. Sabine Lisicki (Ger) [15] 2-6 6-2 6-2
Samantha Stosur (Aus) [17] def. Tsvetana Pironkova (Bul) 6-2 6-0
Casey Dellacqua (Aus) [W] def. Kirsten Flipkens (Bel) [18] 6-3 6-0
Ekaterina Makarova (Rus) [22] def. Irina Falconi (Usa) [LL] 6-2 7-5
Lucie Safarova (Cze) [26] def. Lucie Hradecka (Cze) [Q] 6-7 6-3 6-0
Flavia Pennetta (Ita) [28] def. Monica Puig (Pur) 6-3 6-4
Daniela Hantuchova (Svk) [31] def. Karolina Pliskova (Cze) 6-3 3-6 12-10
Eugenie Bouchard (Can) [30] def. Virginie Razzano (Fra) 6-2 7-6
Jie Zheng (Chn) def. Madison Keys (Usa) 7-6 1-6 7-5
Mona Barthel (Ger) def. Luksika Kumkhum (Tha) 4-6 6-3 6-4
Alison Riske (Usa) def. Yanina Wickmayer (Bel) 6-1 6-1
Lauren Davis (Usa) def. Julia Goerges (Ger) 7-5 2-6 6-4
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