
SINNER: “PIÙ VINCI, PIÙ CRESCE LA PRESSIONE SU DI TE”
Tennis. Quando manca sempre meno all’inizio del 2020, il nostro Jannik Sinner ha rilasciato una lunga intervista a ‘Repubblica’. Il giovane talento altoatesino ha passato in rassegna il suo splendido 2019, che lo ha visto scalare la classifica e issarsi al numero 78 ATP.
“Più vinci e più sale la tensione su di te, funziona così. Le cose intorno a te cambiano, anche fuori dal campo. Ma io non sono cambiato, ho trovato un modo per gestire l’eccesso di attenzioni: me ne frego e penso solo a quello che faccio.
A casa mamma e papà mi hanno sempre insegnato a essere sincero. Spero davvero di non fermarmi solo al numero 50 del mondo. Devo alzare il livello dei tornei, arrivare a giocare 60 partite senza perdere il ritmo.
Il mio vero target è la continuità, perché sono ancora discontinuo a grandi livelli“ – ha spiegato il pupillo di Riccardo Piatti.
Jannik ha risposto a chi lo considera troppo presuntuoso: “Me ne rendo conto. Ma chi non vuole diventare numero uno del mondo? Poi ognuno ha il suo carattere: io ero rompiballe già a quattro anni, mi dicono: quando volevo una cosa andavo a prendermela e stop. Ero così anche nello sci. Ma fuori dall’agonismo scherzo e gioco tanto.
Fuori dal campo sono ancora adesso un bambino, mi diverto un sacco e in fondo penso sia anche giusto a questa età non prendersi troppo sul serio. Anzi, spero di restare un ‘bambino’ il più a lungo possibile”.
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