
TOMIC, ANNO NUOVO TESTA NUOVA? “VOGLIO LA TOP TEN”
Tennis. Bernard Tomic balzò alle cronache nel 2011, quando a soli 18 anni raggiungeva niente meno che i quarti di finale di Wimbledon. Da lì si è più parlato di lui per le intemperie fuori dal campo, che nel rettangolo di gioco. E pensare che è oggi alla n.17 del Ranking Atp, una posizione altissima per il poco che sino ad oggi ha reso rispetto alle sue potenzialità e ad un carattere che ne ha costantemente frenato un’ascesa che sembrava inarrestabile.
Parte di quella generazione terribile di aussie che con Kokkinakis e Kyrgios sta illudendo l’intera Australia, Tomic sembra finalmente avere dei buoni propositi in vista della nuova stagione, almeno sulla carta: “Vorrei raggiungere l’obiettivo della top 10. Nella prossima stagione potrei rivolgermi a qualcuno, un mentore che possa diventare importante per me“.
Si fanno i nomi di Courier e Philippoussis su tutti, ma nulla ancora ha trovato conferme. “Nessuno però può aiutarmi più di quanto possa riuscirci io, dipende tutto da me. La chiave è la mentalità, è il motivo per cui i top 5, i top 10 sono più bravi di me. È qualcosa che ancora mi manca. Non è facile, bisogna mettere tutto da parte e non distrarsi, gestire la pressione e mantenere il controllo”, riconosce lo stesso bad boy australiano.
La vittoria manca da Bogotà del 2015, dove ha vinto due volte: prossimo grande obiettivo è fare bene in Australia, dove non è mai andato oltre gli ottavi, raggiunti tre volte. “Giocare in casa può darmi la spinta giusta, devo farmi trovare pronto. L’Australia è sempre il posto in cui preferisco giocare”.
Le possibilità ci sono tutte, a 24 anni compiuti per Bernard è tempo di dare un’accelerata ad una carriera che altrimenti rischia di rimanere nell’anonimato, lasciando nell’aria un talento sprecato per un carattere non all’altezza. Primo passo, Melbourne: che sia la volta buona?
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