
TSONGA IN ‘SEMI’, NADAL ELIMINATO
Londra (Gran Bretagna). Jo-Wilfried Tsonga promosso a pieni voti in semifinale, Rafael Nadal eliminato senza appello. Sono questi i verdetti della sfida serale delle Atp World Tour Finals di Londra, una sorta di quarto di finale che obbligava entrambi i contendenti a cercare il successo per ottenere il passaggio del turno. A farcela è stato il transalpino, numero sei del mondo, bravo a rimanere nel match nonostante abbia buttato al vento la seconda frazione (rimettendo in corsa un Nadal sin lì nettamente dominato), e a smorzare gli animi del maiorchino all’inizio del set decisivo. E’ finita 7-6 4-6 6-3 in due ore e quarantadue minuti di gioco, nei quali (fatta eccezione per lo sciagurato decimo gioco del secondo set) si è palesata tutta l’attuale superiorità del transalpino, migliore sia dal punto di vista fisico, che da quello tennistico. Come accennato, quindi, il 26enne di Le Mans avrebbe potuto chiudere in maniera ben più agevole, ma va benissimo così. Dopo averlo battuto sul cemento all’aperto (Melbourne 2008) e sull’erba (quest’anno al Queen’s), Tsonga ha sconfitto Nadal anche indoor, al terzo tentativo.
Tsonga domina ma non trova il break. Già dall’inizio ‘Rafa’ è parso lento, impacciato, e sopratutto incapace di far male con il diritto, proprio come nei due precedenti incontri. Il francese è invece sceso in campo concentrato e con la giusta determinazione, riuscendo immediatamente a tradurre sul campo la propria cattiveria agonistica. Per tutto il primo set ha servito in maniera perfetta (perdendo solo sette punti in battuta, due con doppi falli), rendendo la vita difficile al rivale grazie al tanto frequente quanto impeccabile serve&volley, ed è stato parecchio insidioso in risposta. Ma nonostante le due palle-break conquistate nel quarto gioco, non è riuscito a togliere la battuta al rivale, ed è quindi stato necessario il tie-break per spezzare l’equilibrio. ‘Jo’ ha trovato un primo allungo sull’1-1, infilando uno spettacolare passante col rovescio lungolinea, ma l’ha immediatamente vanificato con un doppio fallo. L’ingenuo errore non ha però lasciato la benchè minima scoria a livello mentale, in quando il francese ha subito avuto modo di tornare al comando, e con cinque punti di fila ha incamerato il set d’apertura.
Il francese perde la bussola sul 4-5… Un thriller invece il finale della seconda frazione, nella quale Nadal è cresciuto parecchio di livello, ma non ha comunque mai dato l’impressione di poter impensierire eccessivamente il rivale. Ma nel decimo gioco, con l’iberico avanti 5-4, Tsonga ha iniziato a perdere i colpi, pagando a caro prezzo la stessa aggressività che per tutto il match era stata la chiave del suo dominio. Dal 15-0 infatti il francese ha commesso tre errori consecutivi, cercando di ‘spaccare la palla’ nonostante non ne avesse bisogno, ed è finito per trovarsi 15-40, con due set-point da fronteggiare. Ha annullato alla grande i primi due set-point, e poi anche un terzo (tutti e tre scendendo a rete e chiudendo con lo smash), ma ciò non gli è bastato per capire la lezione. Dal successivo 40-40 ha infatti nuovamente peccato di troppa foga per due punti consecutivi, consegnando il set all’avversario.
… però si riprende poco dopo! Ma una sfida come quella odierna è stata troppo dominata per poter cambiare padrone, e così Tsonga ha subito riordinato le idee, riducendo la velocità di palla e cercando di scambiare un po’ di più. Una tattica, quella del transalpino, che ha immediatamente dato i suoi frutti, in quanto nel terzo game Nadal è stato costretto a cedere il servizio per la prima volta nel corso di tutta la sfida, permettendo al francese di tornare a condurre. E anche in questo fragente Tsonga non si è accontentato, bissando il break nel settimo gioco, e salendo a servire per il match sul 5-2. Complici tre doppi falli (causati da altrettante seconde palle a velocità supersonica) il colored d’oltralpe ha subito perso la battuta, permettendo a Nadal di accorciare sul 3-5, ma nel gioco successivo si è immediatamente rifatto, strappando a zero il servizio al rivale e potendo così finalmente alzare le braccia al cielo.
Un altro spagnolo per lui. Alla sua seconda apparizione nel torneo di fine anno, il transalpino ha quindi conquistato per la prima volta la semifinale, che – nonostante tre ottime prove – gli sfuggì nel 2008, quando ancora la manifestazione si giocava a Shanghai. Nadal invece non è riuscito a superare la fase a gironi per la seconda volta (in cinque partecipazioni), nonostante abbia comunque fatto meglio del 2009, quando arrivò a Londra in condizioni davvero pessime, non riuscendo a conquistare nemmeno un set in nessuno dei tre incontri disputati. Il secondo posto raggiunto nel Gruppo B permetterà molto probabilmente al francese di sfidare David Ferrer, il quale – salvo una sconfitta contro Tomas Berdych accoppiata all’improbabile vittoria di Janko Tipsarevic sul connazionale Novak Djokovic – chiuderà l’altro girone al comando.
Mirnyi/Nestor: vittoria e qualificazione. Davvero avvincente la sfida di doppio che ha aperto la sessione serale, vinta dal bielorusso Max Mirnyi e dal canadese Daniel Nestor (3). I due hanno sconfitto con il punteggio di 4-6 6-3 10-7 la seconda coppia della classifica mondiale, formata dal francese Michael Llodra e dal serbo Nenad Zimonjic, ai quali non è bastato condurre per un set e un break (6-4 3-1), e nemmeno l’iniziale vantaggio di 4-1 nel match tie-break finale. La loro sconfitta spalanca quindi le porte della qualificazione al duo polacco Fyrstenberg/Matkovski, ultimi a conquistare un posto per le finali, i quali sarebbero rimasti fuori qualora il team franco-serbo avesse conquistato la sfida odierna.
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