
US OPEN: ANGELIQUE KERBER NON SBAGLIA, E’ LEI LA REGINA
TENNIS – Personalità, cattiveria, tigna. Angelique Kerber vince a Flushing Meadows il secondo Slam della sua carriera e succede nell’albo d’oro degli Us Open Flavia Pennetta. La nuova regina del tennis mondiale, che diventa così la seconda teutonica della storia a trionfare a New York, rinasce, recupera un break di svantaggio nel terzo set e batte Karolina Pliskova con merito. Dopo il successo a Melbourne, la finale a Wimbledon e la medaglia d’argento alle Olimpiadi, la Kerber si dimostra la numero uno e rovina la favola di Karolina Pliskova, per la prima volta in carriera all’ultimo atto in uno Slam.
Il primo set di Angelique è da incorniciare. La teutonica, che vince il sorteggio e decide di rispondere, vive con apparente tranquillità la seconda finale Slam della carriera ed ottiene il break decisivo proprio nel game inaugurale. Si difende, attacca, serve bene e a cavallo tra il secondo e il quarto game annulla ben tre palle break. Dopo 40 minuti, e un secondo break sul 5-3, chiude la frazione e mette con le spalle al muro una Karolina Pliskova opaca.
La ceca, però, cambia faccia. Lascia andare il braccio, costruisce con il rovescio, affonda con il dritto e dopo poco più di un’ora di gioco fa girare la partita. Angelique Kerber accusa il colpo e si irrigidisce. I colpi della teutonica, improvvisamente prevedibili, danno modo e tempo a Karolina Pliskova di esaltarsi, di giocare bene e di macinare vincenti. La ceca, poi, non ci pensa due volte a piazzare la zampata decisiva nel settimo game, costruendo poi con il primo ace della sua partita (sul 5-4 30-30) un piccolo capolavoro.
E mentre la qualità della partita si abbassa, Karolina Pliskova si esalta. La ceca parte a razzo anche nel terzo e decisivo set, domina dal punto di vista tecnico e mentale, e nel terzo gioco certifica il secondo break della sua partita grazie ad un errore dell’avversaria. Dal 3-1, però, la partita cambia nuovamente. Karolina Pliskova accusa la pressione, la stanchezza e la paura, si disunisce e poco alla volta crolla. La numero uno del mondo recupera lo svantaggio immediatamente, sul 3-3 30-30 gioca uno splendido dritto in corsa e con l’inerzia dalla sua chiude un parziale di 5-1 e vola quasi senza difficoltà verso la vittoria: New York ha ancora una nuova vincitrice.
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