
US OPEN, CACCIA ALLA REGINA
TENNIS – La tournèe americana raggiunge il suo culmine, le big della racchetta femminile sono chiamate alla resa dei conti ad un mese e mezzo di distanza da Wimbledon. Questo pomeriggio scatta l’ultima tappa del Grande Slam, quella di Flushing Meadows: il fronte nordamericano contro la spedizione eurasiatica per decretare la nuova regina degli US Open.
La suddivisione geografica è soltanto una delle infinite chiavi di lettura, ma l’obiettivo principale sarà quello di spodestare l’intoccabile Serena Williams dal trono newyorkese, in attesa di insidiare anche la prima posizione nel ranking mondiale. L’americana è campionessa in carica, vincitrice delle ultime due edizioni sulla stessa avversaria, quella Vika Azarenka ormai distante anni luce dalla forma migliore degli ultimi anni: il cemento della East Coast, però, potrebbe rilanciarla definitivamente dopo il lungo stop per infortunio.
Alla vigilia dello start ufficiale, le rivali di Serena sono ben altre. L’ultima settimana ha dimostrato l’ottima condizione di Petra Kvitova, fresca vincitrice a New Haven e campionessa dell’ultimo Slam disputato a Wimbledon. La ceca, al meglio della sua condizione, rappresenta più di un semplice spauracchio e la terza posizione nel seeding le garantisce un cammino potenzialmente agevole fino ai quarti, dove incontrerebbe Eugenie Bouchard. La canadese può dire la sua dopo due semifinali ed una finale tra Melbourne, Parigi e Londra, ma dovrà riscattare la delusione rimediata nel Connecticut.
Ma non sarà una corsa con due sole favorite: il trio composto da Simona Halep, Agnieszka Radwanska e Maria Sharapova completa la griglia delle prime cinque teste di serie e tenterà l’assalto al titolo. Difficile sottovalutare tre superpotenze di questo calibro, nonostante la rumena non sia nelle migliori condizioni e la polacca abbia già arricchito la bacheca con la Rogers Cup. Masha rappresenta la costante di questo schieramento: pochi punti da difendere, tutto da guadagnare e mente fondamentalmente libera dagli schemi di classifica. Un successo distante ormai otto anni, infine, può aumentare la voglia di tornare in cima agli States.
Subito dopo, tante outsider e poche certezze. L’assenza di Na Li permette di guadagnare un gradino nella composizione del tabellone, ma decifrare l’andamento di altre top ten o giovani promesse rimane una chimera. Le ipotesi di partenza, oltre alla solita Bouchard, si concentrano sulla Kerber e sulla coppia serba Ivanovic–Jankovic: facile prevedere un approdo tra le prime otto, più difficile catapultarle nella caldissima final four. D’altra parte, però, anche le nobili decadute Azarenka e Venus possono vantare ottime credenziali in qualità di rivelazioni americane: e allora, perchè non porre un granello di fiducia anche nelle altre rappresentanti dell’Olimpo femminile?
Discorso identico per le italiane. Le maggiori speranze sono riposte in Flavia Pennetta, testa di serie numero 11 e particolarmente avvezza al cemento d’oltreoceano. La brindisina partirà dalla Goerges, sulla quale è favorita secondo i bookmakers (quota 1,50 contro 3,30 della tedesca). Anche Sara Errani e Roberta Vinci proveranno a regalare soddisfazioni nel singolare, oltre che in doppio. La bolognese comincia con l’ostica Flipkens, ma anche in questo caso sono i colori azzurri ad essere in vantaggio: in caso di successo sarà subito derby con la Giorgi, impegnata con la Rodionova. Idem per la tarantina contro l’argentina Ormaechea, mentre Karin Knapp se la vedrà con la Pironkova. Percorsi relativamente abbordabili per le azzurre, eccezion fatta per Francesca Schiavone: la Leonessa affronterà Vania King, ma in caso di vittoria sarebbe chiamata all’impresa delle imprese contro Serena Williams, accreditata per distacco alla vittoria finale.
Nonostante le varie ipotesi, sarà il campo ad esprimere la veridicità anticipata dalla carta. Oggi alle 17 ore italiane si parte con la prima giornata. Due settimane di passione sul cemento di Flushing Meadows, con l’auspicio di assistere ad uno Slam degno dei tre precedenti. La caccia alla nuova regina è aperta.
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